Mestre, falso sms al pensionato: spariti 60mila euro dal conto. La truffa

Sabato 2 Luglio 2022
Mestre, falso sms al pensionato: spariti 60mila euro dal conto. La truffa
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MESTRE - Una risposta ad un sms e - puff! - ecco sparire 60mila euro dal conto in banca. Praticamente un incubo quello vissuto da un pensionato mestrino 74enne, ennesima vittima della classica truffa del finto sms. Ed ora l’Adico scende in campo per chiedere alla banca di garantire la sicurezza dei propri clienti, oltre a rimborsare interamente la somma sottratta. Il copione, purtroppo, è sempre lo stesso e continua a funzionare. Tutto finto ma orchestrato alla perfezione, sembrando quindi vero, come il denaro rubato al correntista che si è visto sfilare circa 60mila euro dal conto in banca.

L’ufficio legale dell’Adico ha difeso negli ultimi due anni circa 300 persone, quasi tutti correntisti di Banca Intesa, anche se quest’ultimo episodio coinvolge la Bnl. «La modalità della truffa non cambia - spiegano all’Adico -.

Il pensionato riceve un messaggio sul telefono cellulare e il mittente è all’apparenza la banca, in questo caso la Bnl. L’sms avverte che è stata “limitata” la sua carta o il conto per la mancata verifica della sicurezza web e lo invita a cliccare uno specifico link. Una volta compiuta l’operazione, la vittima si trova in un sito che richiama in tutto e per tutto quello della banca. A questo punto viene informata della buona riuscita dell’operazione e viene contattata attraverso il numero verde dell’istituto (sic!) da un sedicente operatore della Bnl che lo informa della necessità di disinstallare e poi installare una particolare App per rafforzare il sistema di sicurezza. L’uomo segue le indicazioni e il giorno dopo viene ricontattato dallo stesso operatore che gli chiede dati teoricamente utili all’aggiornamento dell’applicazione. E questo - continuano dall’Adico - è l’atto finale della truffa: dopo alcuni giorni la vittima si rende infatti conto dell’avvenuta emissione dei bonifici».

Il 74enne mestrino ne ha visti partire due del valore complessivo di circa 60mila euro, denunciando così il raggiro ai carabinieri e chiedendo l’assistenza dell’Adico. «Questa truffa è diffusa in tutta Italia e colpisce persone di ogni genere, età e professione - sottolinea Carlo Garofolini, presidente dell’Adico -. La Polizia Postale indaga da tempo per individuare i colpevoli, ma noi vogliamo mettere in luce le responsabilità delle banche di fronte alla totale buona fede dei clienti ingannati. Spetta agli istituti di credito dotarsi di tutti gli strumenti in grado di garantire la sicurezza dei correntisti, avvertendoli subito nel caso di operazioni anomale, come appunto l’emissione di bonifici per decine di migliaia di euro».

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