MESTRE - Simonetta Canali stava rientrando dalla sua passeggiata quotidiana quando è stata investita e uccisa mentre attraversava sulle strisce in via Ceccherini.
LA TESTIMONIANZA
Agli agenti del reparto Motorizzato della Municipale di Venezia, il bengalese ha detto di «non avere visto» la donna, 53 anni, che stava attraversando la strada all’altezza del ristorante Roadhouse Grill.
Questa sembra anche essere l’ipotesi più accreditata anche dal punto di vista delle indagini: difficile che la Ford del cinquantenne neopatentato procedesse ad alta velocità, sia perché l’uomo non era così sicuro alla guida, sia perché il tratto di strada nel quale è avvenuta la tragedia è una bretellina che collega la rotonda del Terraglio a quella della Castellana, un punto sempre molto trafficato, soprattutto alle 18 di sabato pomeriggio, quando è successo l’incidente. In più, aveva appena abbanopdnato una curva
LA PASSEGGIATA
La cinquantatreenne vive da anni in una comunità alla Cipressina ed è seguita dai Servizi Sociali del Comune.
Sabato pomeriggio, come le accadeva tutti i giorni, stava tornando nel suo appartamento dopo aver fatto una passeggiata da sola, come previsto e autorizzato dai responsabili del programma che la donna stava seguendo. Nessuna negligenza, quindi, è stata evidenziata da parte del Comando della polizia locale che sta portando avanti la prima fase delle indagini.
L’INCHIESTA
La procura, come di prassi, ha aperto un fascicolo iscrivendo sul registro degli indagati il cinquantenne automobilista: sarà adesso una perizia tecnico-dinamica che la magistratura affiderà nei prossimi giorni a ricostruire la dinamica dell’investimento.
Verrà risentito anche lo stesso bengalese, neopatentato, e quindi anche poco avvezzo agli imprevisti sulle strade.
Le testimonianze di chi ha assistito allo scontro, così come le eventuali immagini delle telecamere di sicurezza, diranno altri particolari sullo scontro mortale.