Movida fracassona a Mestre. Continua a spillare birra e a servire alcolici dopo l'1.30 di notte, scatta la prima multa da 50 euro. Bar a rischio chiusura

Domenica 3 Settembre 2023 di Nicola Munaro
Movida fracassona a Mestre. Continua a spillare birra e a servire alcolici dopo l'1.30 di notte, scatta la prima multa da 50 euro. Bar a rischio chiusura

MESTRE - Le 2.30 di notte come fossero le 22. Come se non fosse appena stata prorogata fino al 30 settembre un’ordinanza comunale (in vigore da fine luglio) che impone l’ultimo servizio all’1.30 e le serrande abbassate mezz’ora dopo, alle 2. Regole che l’altra notte sono state violate da un bar di via Manin, trovato ancora in pieno servizio dagli agenti della polizia locale. È quindi scattata la multa di 50 euro, la prima a Mestre per violazione dell’ordinanza contro la movida molesta stilata dall’assessore al Commercio, Sebastiano Costalonga.

IL CONTROLLO

Gli agenti della Municipale sono stati chiamati in via Manin da alcuni residenti, disturbati nel sonno dal vociare dei clienti del locale.

Quando i vigili sono arrivati davanti al bar, hanno trovato il plateatico ancora in funzione, i clienti ai tavolini e il bancone che spinava birre e versava calici. In pratica tutto quanto è vietato dall’ordinanza. Gli agenti hanno imposto lo stop immediato al bar e notificato la sanzione al titolare, che adesso rischia lo stop per due settimane. In caso di una seconda sanzione per aver sforato gli orari dell’ordinanza, infatti, la segnalazione della polizia locale arriverebbe direttamente alla Questura che, a quel punto, firmerebbe una chiusura del locale per quindici giorni come disposto da un comma del Decreto Minniti sulla sicurezza che, in fatto di movida, fa valere le sanzioni previste quando si tratta di violazione della pubblica sicurezza. La multa staccata l’altra notte in via Manin è la prima che riguarda Mestre, da inizio ordinanza. In tutto ne sono state firmate cinque e le quattro precedenti riguardano altrettanti locali a Venezia, due nella zona di Rialto e due in fondamenta dei Ormesini: anche per loro - in caso di recidiva - la chiusura è dietro l’angolo.

L’ORDINANZA

Queste le regole volute dal Comune con l’obiettivo di trovare una sorta di pacificazione tra gli interessi dei locali e dei residenti, che più volte hanno invocato un intervento di Ca’ Farsetti sulla movida fracassona. Pizzerie al taglio e kebab dovranno chiudere tassativamente alle 23. Le gelaterie no, potranno rimanere aperte. Serrande alzate fino alle 2 di notte anche per i locali e i pubblici esercizi come ristoranti e bacari che comunque dovranno giocare il proprio ruolo nella partita della convivenza con i residenti attraverso l’obbligo di vigilare, dalle 23, sugli avventori dei loro plateatici perché non facciano troppo fracasso e di versare l’ultimo bicchiere entro l’1,30. Stop, infine, già alle 20 per i distributori automatici di bevande. E se con la proroga dell’ordinanza Venezia ha visto allargarsi le aree dei divieti(finora erano toccate le zone di Santa Margherita, Misericordia, Ormesini e Rialto) a Mestre non ce n’è stato bisogno. Anche perché la stessa ordinanza prevedeva il coinvolgimento di tutto il centro, da via Carducci a via Palazzo.
 

Ultimo aggiornamento: 20:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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