Venezia, marche da bollo addio: i tabaccai non le vendono più. «Sono un costo da sostenere»

Martedì 30 Agosto 2022 di Valeria Turolla
Venezia, marche da bollo addio: i tabaccai non le vendono più. «Sono un costo in più da sostenere»
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VENEZIA - Dopo trentatré anni di attività, la tabaccheria ai piedi del Garage Comunale a Piazzale Roma smette di vendere valori bollati. «Una decisione sofferta - racconta la titolare Mirca Bottazzo -. Ho sempre vissuto il mio lavoro come un servizio offerto alla collettività e accolto con entusiasmo tutti i cambiamenti che negli anni hanno portato il nostro a diventare un vero e proprio punto di riferimento per i cittadini che da noi hanno trovato ogni tipo di servizio disponibile, anche quando i margini di guadagno erano irrisori.

Ultimamente però è venuto meno quel rapporto di fiducia e di rispetto che mi ha portato a questa scelta: mi sono sentita calpestata nella mia dignità, in un attimo l’orgoglio di offrire un servizio si è trasformato in rabbia verso chi non riconosce il nostro impegno e il rischio che corriamo quotidianamente».

La denuncia

Ad accelerare la decisione di sospendere la vendita di marche da bollo la denuncia ricevuta qualche giorno fa da parte di una cliente a cui era stato rifiutato il pagamento con la carta di credito di alcuni valori bollati, seguita da una multa. «Da quando è entrato in vigore l’obbligo per gli esercenti di accettare i pagamenti elettronici -  spiega - la situazione per noi è diventata insostenibile dal punto di vista economico. I margini, già ridottissimi, si sono azzerati e non ci consentono nemmeno più di coprire i costi delle fideiussioni sottoscritte come garanzia verso lo Stato. Inoltre, non tutte le macchine che servono ad erogare tali servizi sono state aggiornate per accettare il pagamento con carta e quindi siamo costretti ad utilizzare il terminale generico che ribalta i costi delle commissioni relative alle transazioni su di noi. Risultato? Vendere una marca da bollo diventa un costo in più da sostenere».

Spese che si vanno ad aggiungere all’aumento vertiginoso delle bollette dell’energia. «Abbiamo clienti storici che capiscono, ma da parte di molti altri manca la comprensione e il rispetto - continua - mostrando un sentimento di sconfitta. Siamo stati una presenza essenziale per tutti quanti avevano necessità di valori bollati da utilizzare nella qui vicina Procura: mi dispiace, ma adesso non troveranno nessuno in grado di venderglieli».

L'altro stop

Anche l’altra tabaccheria in fondamenta Santa Chiara ha infatti presentato disdetta: «Dopo vent’anni - racconta il titolare Daniele Favaretto - non venderò più valori bollati. Sono esasperato da una situazione ai limiti del ridicolo, basti dire che con il pagamento elettronico al margine già risicato dell’1% sulla spesa vanno applicati i costi delle commissioni bancarie: così ci si rimette». Lo stop alla vendita dei valori bollati è solo la prima di una serie di servizi che la tabaccheria sarà costretta a sospendere. A Venezia d’ora in poi chi avrà bisogno di acquistare una marca da bollo in zona Piazzale Roma dovrà rivolgersi agli uffici postali, aperti con orari sempre più limitati, oppure pagarli on-line con una maggiorazione in media di 1,60 euro.

Ultimo aggiornamento: 17:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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