MIRA - È di oltre 200mila euro il bottino racimolato dalla banda di ladri che a metà ottobre ha assaltato i bancomat della Carige di Mira e di Noale, aprendoli senza nemmeno fari sentire e utilizzando una tecnica che sa molto da film: far uscire i soldi dal bancomat dopo aver manomesso lo sportello elettronico e il suo sistema operativo.
IL COLPO
Tutto è successo nella stessa notte: uno dopo l'altro i ladri - forse tre - hanno svaligiato i due istituti di credito mettendo in campo un modo d'agire silenzioso, e così è stato dal momento che il tutto è stato scoperto soltanto la mattina dopo i colpi, quando i primi clienti hanno provato a prelevare il denaro dal bancomat e i direttori delle due filiali si sono accorti del furto.
Per evitare botti o esplosioni che non solo attirassero l'attenzione dei residenti e quindi delle forze dell'ordine, ma - come successo in alcuni casi - mandassero all'aria il colpo bruciando, come effetto collaterale, anche parte del denaro da rubare, i ladri sono prima entrati nella bussola con il volto coperto dopo aver anestetizzato l'allarme.
L'INDAGINE
Sul caso stanno indagando i carabinieri della Compagnia di Mestre che hanno sequestrato le telecamere di sicurezza delle filiali Carige di Noale (dove sono stati rubati circa 130mila euro) e Mira (prelevati dai ladri oltre 80mila euro).
Il sospetto dei militari è che possa trattarsi di una banda di ladri dell'Est Europa: persone in grado di colpire agendo sul sistema operativo, come nei film.