MESTRE - Agivano di notte per non dare nell'occhio, prendendo di mira appartamenti che svaligiavano in pochi minuti. Si chiama Hora prima l'operazione con cui la Squadra mobile della Questura di Venezia ha smantellato una banda di quattro ladri, tutti sulla trentina e di nazionalità albanese, che in poco più di un mese ha svaligiato almeno quaranta abitazioni - non si esclude che possano essere più del doppio - nel Veneziano e nelle provincie di Treviso e Padova.
L'attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica lagunare, ha permesso di individuare la base operativa del quartetto in via del Gazzato a Mestre. E' da qui che partivano «armati dei ferri del mestiere» - trapani, pinze, tronchesi, guanti - alla volta delle abitazioni di privati cittadini che avevano messo nel mirino. I colpi erano studiati nel dettaglio e hanno dimostrato la «professionalità» dei predoni, capaci di svaligiare fino a 8 case in una sola notte. Per entrare utilizzavano sempre la stessa tecnica, praticando un foro col trapano nella maniglia della porta d'ingresso o di una finestra. «Non si facevano scrupoli di alcun tipo, nemmeno se c'erano i proprietari all'interno - ha spiegato Giorgio di Munno, capo della Mobile - e razziavano qualsiasi cosa.
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