Predoni nei garage a caccia di biciclette, abiti e surgelati. Boom di furti a Mestre

Venerdì 23 Giugno 2023 di Fulvio Fenzo
MESTRE Via Aleardi, si moltiplicano i furti nei garage

MESTRE - In un garage hanno trovato le scarpe del ladro, che se ne è andato con un paio di quelle trovate all’interno, portate giù nel magazzino per il cambio di stagione. In un altro c’era per terra una maglietta e una camicia sdrucita, anche queste indossate dal malvivente poi fuggito con alcuni abiti dei proprietari che erano conservati in uno scatolone. E tanti, tantissimi, hanno svuotato frigoriferi e congelatori nei quali i mestrini conservano le provviste senza portarle su nel loro appartamento.

Insomma, una razzìa continua nei garage condominiali che sta colpendo in particolare la zona compresa tra via Aleardi e via Querini, con un particolare che accomuna quasi tutte le incursioni: furti più o meno “di povertà” dove i pezzi più pregiati che vengono prelevati sarebbero le biciclette, ma assieme a vestiti e generi alimentari.


CHIAMATE CONTINUE
Le chiamate ai fabbri per la sistemazione di portoni e serrature sono quotidiane. «Mi sono arrivate anche due o tre richieste di intervento al giorno, e quasi tutte concentrare in queste vie - racconta Riccardo Lanzoni di “Fabbro 24” in via Olivi -. Non ho mai visto una tale concentrazione di furti nei garage e, da quello che troviamo quando andiamo sul posto, è chiaro che si tratta di gente disperata. Non proprio ladri improvvisati, ma sicuramente non professionisti». I basculanti vengono aperti come scatole di sardine. «Fanno un foro e li aprono, perché le lamiere sono leggere - riprende il fabbro -. In questi casi quello che si può fare è tamponare i basculanti con lastre metalliche un po’ più pesanti e cambiare la serratura». E suonando qualche campanello dei condomini di via Aleardi saccheggiati dai ladri si raccolgono decine di episodi praticamente “fotocopia”: congelatori svuotati, mensole dove c’erano scatolette di tonno ed altri alimenti a lunga conservazioni sulle quali non è rimasto più nulla, scatole del cambio del guardaroba aperte per trovare qualcosa da mettersi addosso. Ai più sfortunati sono sparite le biciclette, peggio se quelle elettriche. «L’auto? - risponde un abitante - Hanno solo dato un’occhiata nell’abitacolo, perché per fortuna l’avevo lasciata aperta. Altrimenti è probabile che mi avrebbero rotto un finestrino».


ANCHE NEGLI ALLOGGI
L’impressione è quindi che non si tratti di furti per arricchirsi, ma per sopravvivere in qualche modo. «Sia chiaro - riprende Lanzoni - continuano anche i furti negli appartamenti entrando anche se c’è la porta blindata. Con la “chiave bulgara” riescono ad aprirla senza lasciare neanche un segno di effrazione». Il “grimaldello bulgaro” riproduce la mappatura della chiave originale in un braccetto fatto con un calco mobile inserito nella serratura e girato in essa. A quel punto (ma si tratta di ladri esperti) con un tornio viene ricavato un duplicato perfetto della chiave originale. «Per difendersi meglio bisogna cambiare serrature, installando un cilindro europeo» spiegano i professionisti secondo i quali, comunque, ormai molti clienti derubati non fanno nemmeno più denuncia. «A occhio almeno uno su quattro non la presenta proprio» conclude Lanzoni. Difficile, del resto, presentarsi in commissariato per denunciare scatolette e surgelati spariti.
 

Ultimo aggiornamento: 17:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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