Tragedia sulla Triestina. Una gara di solidarietà per Emilian, il 19enne rimasto solo

Mercoledì 10 Novembre 2021 di Fabrizio Cibin
Una gara di solidarietà per Emilian

JESOLO - Un abbraccio di tante persone per stare vicino e aiutare Emilian. In tanti si stanno facendo avanti per dare un supporto al 19enne che, in una sola notte, si è visto cancellare dalla sua vita l'intera famiglia. Il papà Francisc Ciobanu, la mamma Tatiana e la sorella Diana Francesca erano nella Ford Focus station wagon che si è scontrata con la Toyota Yaris condotta dalla ventinovenne Jyotika Piaser. Tutti deceduti. La tragedia verso le 23.30 di domenica, al km 17+200 della statale Triestina, in un tratto di rettilineo che attraversa il comune di Quarto d'Altino. La ragazza stava rientrando a casa, a Mestre, dopo avere cenato con un'amica. I coniugi Ciobanu erano appena stati proprio a Mestre, per prendere la figlia alla stazione dei treni, di ritorno da Prato, dov'era stata a trovare i parenti. 

Originari della Romania, si erano trasferiti anni fa a Prato, in Toscana; non trovando lavoro, attraverso un amico, avevano deciso di prendere casa a Jesolo, dove abitavano da circa un anno e mezzo.

Il papà era riuscito a trovare lavoro come cuoco al ristorante Ai Nostrani; occupazione che ha tenuto fino a quando ha avuto un infortunio alla mano. La mamma, invece, lavorava in un campeggio di Cavallino-Treporti, occupandosi di pulizie. La primogenita voleva fare un corso per diventare segretaria, mentre Emilian frequenta l'Itis Pacinotti di Mestre; la scorsa estate ha lavorato all'Union Lido, camping di Cavallino-Treporti. 


GLI AIUTI

Ora che è rimasto da solo, nelle sue intenzioni, organizzare la cerimonia funebre della famiglia in Romania; quindi rimanere a Jesolo, terminare gli studi e magari trovare occupazione nel mondo dell'informatica. Il Comune si è già reso disponibile per aiutarlo. Nei prossimi giorni l'assessore alle politiche sociali e vice sindaco, Roberto Rugolotto, lo incontrerà per capire le maggiori esigenze. Si è fatta avanti anche la comunità rumena del Sandonatese. «Ci siamo già mossi - ha spiegato Danut Saboanu, responsabile della comunità rumena - e ho avuto modo di parlare con il ragazzo, dando tutta la nostra disponibilità, da ogni punto di vista, anche per quanto riguarda il rimpatrio delle salme, la parte burocratica, o trovare ospitalità per i parenti che dovessero arrivare dalla Romania. Se vorrà, organizzeremo anche una raccolta fondi».


IL LAVORO

E ieri si è mossa anche la titolare delle mostre La Fabbrica della Scienza, Monica Montellato, offrendo un posto di lavoro per la prossima estate o per il periodo prefestivo natalizio. Tante le attestazioni di solidarietà (e anche qualche disponibilità ad aiutare, anche da un punto di vista legale), espresse anche attraverso il profilo Facebook dello stesso Emilian che, da parte sua, ha postato un video di circa due minuti, con tante immagini della sua famiglia, i genitori e la sorella, che ora non ci sono più. A proposito della messa in sicurezza del tratto di strada in cui è avvenuto l'incidente, l'assessore alla mobilità del Comune di Venezia, Renato Boraso aveva parlato di «accelerare con gli espropri per permettere di procedere quanto prima con la variante e iniziare i lavori nel giro di tre mesi, che prevedono la realizzazione di due rotatorie», che dovrebbero mettere in sicurezza i due punti più a rischio della Statale 14. 

Il sindaco

Ultimo aggiornamento: 15:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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