Gli agricoltori ai sindaci: «I campi vanno coltivati, stop ai pannelli fotovoltaici»

Venerdì 18 Marzo 2022 di Fulvio Fenzo
Agricoltura a rischio
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VENEZIA - Prima l’agricoltura e poi i pannelli solari. Dopo i maxi progetti presentati nei giorni scorsi tra Concordia Sagittaria e Portogruaro e a Mogliano, con enormi distese di impianti fotovoltaici sopra ai campi proprio in un periodo in cui gli approvvigionamenti di prodotti della terra sono a rischio per la guerra tra Russia e Ucraina, Cia Venezia scende in campo per preservare il suolo agricolo. Con una lettera inviata ai 44 sindaci della provincia e ai consiglieri della Città Metropolitana, la Confederazione italiana agricoltori veneziana rilancia le sue proposte ed osservazioni alla bozza di legge regionale sul fotovoltaico. «Perché se è vero che la legge è di carattere regionale - spiega la presidente Federica Senno -, l’impatto sarà sui comuni».
 

I PROGETTI IN CAMPO
Solo nel nostro territorio sono in ballo due progetti con 13.500 pannelli su quasi 90mila metri quadrati a Mogliano e altri 26,7 ettari di terreno tra Teson e Levada, a Concordia Sagittaria, sul quale Cia e anche Coldiretti avevano già manifestato forti perplessità incontrando il sindaco Claudio Odorico. «La commissione regionale sta esaminando il nuovo progetto di legge - riprende Federica Senno –, ma ci rivolgiamo ai sindaci per portare le istanze degli agricoltori che vivono e lavorano nel nostro territorio. Noi siamo favorevoli al fotovoltaico e a tutte le forme di investimento nelle energie rinnovabili, ma siamo contrari al consumo di suolo agricolo: c’è il concreto pericolo che sorgano impianti su molte aree coltivate o coltivabili, proprio mentre la situazione internazionale dovrebbe portarci alla produzione interna di beni alimentari. E non dimentichiamo che la nostra provincia è la seconda a livello regionale per consumo di suolo, con il 18,21%. Per questo proponiamo che gli impianti vengano costruiti sui tetti, sui capannoni o su quelle parti di territorio che non hanno vocazione agricola. Neanche potenzialmente».
 

LA PROPOSTA
Cia propone quindi ai sindaci di rendere obbligatoria la prevalenza del reddito derivato dall’attività agricola rispetto a quello derivato dalla vendita di energia elettrica. «La legge vuole dare la possibilità di installare pannelli su campi coltivati. È una proposta che ci vede contrari ma, se la Regione vuole perseguire questo obiettivo, almeno introduca questa clausola.

Per noi è il fulcro della questione, se si vogliono evitare truffe e speculazioni» sottolinea la presidente. Tra le proposte che saranno inviate ai primi cittadini del Veneziano, Cia suggerisce di inserire nella legge un passaggio sulla mitigazione dell’impatto ambientale. «Nel testo manca un cenno a questo genere di misura compensativa. Inoltre, per ogni impianto andrebbe prevista la contestuale e obbligatoria realizzazione di vasche di laminazione o raccolta di acqua piovana. Il tema della siccità sarà sempre più importante per l’agricoltura, dobbiamo conservare ogni goccia d’acqua». Infine, Cia Venezia propone ai sindaci di destinare parte dei pannelli al servizio delle comunità energetiche del comune ospitante, favorendone così la nascita.

Ultimo aggiornamento: 07:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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