Crescono i contagiati nel Veneziano, primi tamponi rapidi in una scuola media

Venerdì 9 Ottobre 2020 di Davide Tamiello
Crescono i contagiati nel Veneziano, primi tamponi rapidi in una scuola media

VENEZIA - Nuovo Dpcm significa giro di vite. Anche nel Veneziano ormai è evidente, la seconda ondata di Covid è arrivata e si legge chiaramente nei numeri: 82 nuovi contagi solo ieri, 669 attualmente positivi e 79 ricoveri (20 a Mestre (di cui 3 in terapia intensiva), 22 a Venezia, 23 a Dolo (3), 4 a Villa Salus e 10 a Jesolo).

Il confronto è lampante con la situazione dei mesi scorsi: l’8 settembre, la fotografia del quadro coronavirus in provincia vedeva 18 contagi giornalieri per un totale di 381 positivi totali e 22 ricoverati. Statistiche che risultavano addirittura dimezzate l’8 agosto: 9 contagi, 193 positivi e 7 ricoverati (nessuno in terapia intensiva). C’è stata una regressione che ci riporta se non al momento clou del lockdown, quantomeno alla situazione di metà aprile, quando però i ricoverati erano decisamente molti di più. Prendiamo la giornata del 28 aprile, in cui il numero dei positivi totali era più o meno simile a quello attuale (807). Allora i ricoverati erano 189 (17 in terapia intensiva), 618 gli asintomatici curati a casa. In sintesi: la proporzione, allora, sembrava parlare di contagi più inclini alla sintomatologia, oggi invece il virus pare prediligere una forma di latenza. Se sia perché la carica virale sia più debole rispetto a quella di 4 mesi fa saranno gli esperti a doverlo verificare. 
Intanto le Ulss hanno potenziato le loro difese per affrontare la fase di convivenza con il Covid. La priorità, in questo momento, sono le scuole: ieri l’Ulss 3 ha sperimentato per la prima volta i tamponi direttamente sul posto, alla scuola media Spallanzani di Carpenedo. A fronte di un alunno risultato positivo, in una prima, è scattato il test per tutti i 20 compagni di classe (ovviamente con autorizzazione dei genitori) e 4 docenti. «È andata molto bene - spiega la dirigente Michela Michieletto, “pioniera” di questa nuova modalità - abbiamo allestito l’atrio, igienizzandolo e sanificandolo prima e installando dei pannelli poi. La bella giornata ci ha un po’ aiutati, così i ragazzi sono potuti rimanere all’aperto in attesa del loro turno evitando così il rischio assembramenti». Secondo la dirigente quella in loco è la modalità ottimale per i test. «C’erano due medici e un’assistente, sono stati molto veloci nei tempi di tutte le operazioni: nel giro di un’ora e venti tutti i ragazzini avevano fatto il tampone. Credo - continua - che questo sistema sia decisamente molto meno impattante per i ragazzi, lo consiglio anche ai miei colleghi. Da domani (oggi, ndr) torneranno tutti in classe». La situazione nelle scuole, nel territorio dell’Ulss 3, finora vede circa una settantina di contagi in sedici istituti sui 175 dell’area metropolitana. 
Ma, non è un segreto, la scuola non è l’unico settore a dover fare i conti con il covid. Anche Veritas si è ritrovata ad avere il suo piccolo focolaio: 8 positivi tra i dipendenti della partecipata e 2 a Ecoricicli, con 25 persone in isolamento fiduciario per contatti positivi aziendali o con parenti contagiati. «Abbiamo messo in atto un protocollo rigido - fa sapere la società - Test rapidi obbligatori per tutti quelli che rientrano dalla malattia a meno che non portino un certificato medico che dimostri che l’assenza non ha avuto nulla a che fare con il covid oppure il referto recente di un tampone». Veritas ha eseguito circa 500 test tra i suoi dipendenti e quelli delle ditte controllate, sia agli obbligati al rientro dalla malattia che a chi ha chiesto di poterlo fare per sicurezza. Una parte degli 8 positivi sono operatori ecologici di Cannaregio, motivo per cui è stato prorogato il contratto agli stagionali per ovviare ad eventuali difficoltà nella raccolta rifiuti. 
A Villa Salus al momento i positivi sono 4 operatori e 3 pazienti.

L’ospedale, fa sapere la direzione sanitaria, rimane chiuso in via precauzionale alle visite dei parenti. Le visite ambulatoriali prenotate e l’attività sanitaria, invece, proseguono regolarmente. Anche al Fatebenefratelli c’è particolare attenzione: il focolaio nel reparto di Rsa ha visto un totale di 14 positivi, di cui 3 ricoverati al Civile e 5 operatori. Per quanto riguarda invece il Don Vecchi 3 di Marghera, la situazione rimane inalterata: non sono ancora stati effettuati i tamponi al resto degli ospiti dopo che madre e figlia sono risultate positive. Caso chiuso invece alla casa di riposo Antica Scuola dei Battuti, che il mese scorso aveva dovuto affrontare una larga diffusione del virus dopo essere riuscita a evitare i contagi nel momento di maggior crisi.

Ultimo aggiornamento: 14:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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