Fine del Ramadan, azienda italiana chiude gli stabilimenti per la festa: un operaio su tre è musulmano

Il Ceo: "Per loro è come il nostro Natale, vogliamo farli sentire a casa"

Mercoledì 10 Aprile 2024
Azienda di scarpe italiana chiusa per la fine del Ramadan: 1 opreaio su 3 è musulmano

Finisce il Ramadan e l'azienda italiana chiude per consentire ai dipendenti stranieri di festeggiare secondo la loro cultura con le loro famiglie. È l'iniziativa di inclusione di un'azienda toscana, leader nella produzione di suole per scarpe di lusso, che ha deciso di fermare tre stabilimenti produttivi in Veneto per il 10 aprile: Fossò nel Veneziano e a Vigonza ed Arzergrande nel Padovano.

In questi impianti un terzo dei dipendenti è di origine straniera: «Ci è sembrata la scelta più giusta da prendere per dare concretezza al concetto di inclusione» ha commentato il Ceo dell'azienda.

L'avviso di chiusura è stato affisso all'ingresso degli stabilimenti nella mattina di martedì, causando un'ondata di entusiasmo tra i dipendenti, e non solo tra gli stranieri. 

 

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Nell'azienda 1 operaio su 3 è musulmano 

L'azienda "inclusiva" ha sede a San Miniato (Pisa) ed è stata fondata nel 1967 e conta all’incirca 600 dipendenti in tutta Italia, il 25% di origine straniera. Una percentuale che aumenta oltre il 30% per gli stabilimenti in Veneto, quelli interessati dalla chiusura "straordinaria". La comunità più presente è quella bengalese ma ci sono anche tanti lavoratori di fede islamica provenienti da Pakistan, Albania, Marocco, Senegal, Tunisia e Romania. 

«Quella musulmana è una comunità importante per noi, l'azienda ha investito molto nei lavoratori stranieri» ha detto il Ceo che ha ricordato l'impegno per l'inclusione in azienda: tutti gli operai sono stati affiancati da percorsi di formazione integrale e che è stato fornito loro un alloggio nel caso in cui non ne avessero uno. «Fino a che ne hanno bisogno, i nostri dipendenti sanno di poter contare sul nostro appoggio» dice. 

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Visto il successo dell'iniziativa, i manager dell'azienda hanno già annunciato che il progetto è quello di replicarla anche in futuro: «Per loro è una festa tanto significativa da essere paragonata al nostro Natale, perciò per dimostrare ancora una volta quanto la loro comunità è importante per noi, nei limiti del possibile continueremo a chiudere in occasione di questa ricorrenza. Per il momento soltanto per questa, non per altre». 

Ultimo aggiornamento: 11 Aprile, 08:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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