VENEZIA - Non chiamateli "stipendi" perché sono indennità. E non prendetevela con il Comune perché questo non è altro che l'effetto di quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2022. Ma, in ogni caso, un raddoppio secco dell'assegno mensile nel giro di tre anni è davvero difficile riscontrarlo in qualunque altro settore, nel pubblico e tantomeno in quello privato. E, in attesa dell'incremento "finale" che arriverà nel 2024 per sindaco, giunta, presidenti del Consiglio comunale e delle Municipalità, fino ai 36 consiglieri comunali e a quelli dei parlamentini decentrati (gli unici, però, ancora stipendiati a cottimo), quest'anno Ca' Farsetti ha dovuto accantonare a bilancio la cifra record di 2 milioni e 348mila euro.
I CONTI IN TASCA
Va detto che si tratta di cifre al lordo delle imposte, ma gli aumenti sono comunque significativi. Partiamo dal sindaco e, se è vero che Luigi Brugnaro ha scelto di devolvere l'indennità lavorando gratis da quando si è insediato, il denaro esce in ogni caso dalle casse dell'amministrazione. Essendo una Città metropolitana, Venezia si posiziona nella fascia alta della tabella delle indennità previste per gli amministratori, con l'assegno mensile per il primo cittadino che quest'anno arriverà a 11.629 euro e, a decorrere dal 2024, sarà parametrato al 100% del trattamento economico complessivo del Presidente di Regione, cioé 13.800 euro contro i 7mila del 2021.
Sale anche l'indennità per il vicesindaco Andrea Tomaello, nel 2023 a 8.722 euro e che l'anno prossimo supererà i 10mila euro mensili (sempre lordi), mentre gli assessori, che due anni fa percepivano poco più di 4.500 euro ante imposte, salgono ora a 7.559 euro e nel 2024 a 8.970. Il risultato è che le indennità messe a bilancio per l'intera giunta sfioreranno quest'anno il milione di euro (990mila euro, ad essere precisi), la voce più alta rispetto alle altre visto che le spese per tutti i componenti del Consiglio comunale toccheranno gli 840mila ai quali ne vanno aggiunti altri 40mila come rimborsi ai datori di lavoro per le giornate prese per i permessi.
LE MUNICIPALITÀ
E si arriva alle Municipalità. Per Venezia e isole (due Municipalità) la spesa sarà di 134mila euro, più duemila di rimborso ai datori di lavoro; per le 4 Municipalità di Mestre Carpenedo, Favaro, Chirignago Zelarino e Marghera la spesa per le indennità arriverà invece a 340mila euro. Va detto che a "sorridere" per gli aumenti saranno anche i presidenti di Municipalità in quanto, come si legge nel provvedimento del Comune collegato al Bilancio 2023, si è "ritenuto necessario provvedere anche all'adeguamento delle loro indennità, in considerazione della correlazione diretta con quelle spettanti agli assessori". Una tira l'altra, insomma.
IL CASO "CONSIGLIERI"
Se per sindaco, Giunta, presidenti di Consiglio comunale e di Municipalità l'indennità è un "fisso" mensile, i consiglieri comunali e di Municipalità percepiscono invece i gettoni di presenza.
Si potrebbe allora assistere ad una "rivolta" dei peones? Difficile, anche se da qualche tempo si assiste alla moda delle "commissioni in sopralluogo", cioè uscite per vedere posti o situazioni che a volte si potrebbero conoscere anche con una semplice passeggiata. Anche se quella sarebbe senza gettone.