I consiglieri di Padova ai parlamentari: «Fate la legge per aumentarci i gettoni» La classifica

I capigruppo di Palazzo Moroni hanno inviato una lettera ai parlamentari

Venerdì 3 Febbraio 2023 di Alberto Rodighiero
Palazzo Moroni

PADOVA - «Il gettone di presenza è congelato da 18 anni, il Parlamento deve intervenire». A chiederlo sono tutti i capigruppo di Palazzo Moroni. A Padova le retribuzioni dei consiglieri comunali sono ferme dal 2005 quando, l’allora giunta Zanonato, decise di fissare a 45,9 euro il gettone per la partecipazione alle sedute di consiglio comunale e delle commissioni consiliari. Nel frattempo sono passati quasi 20 anni, il costo della vita nell’ultimo anno e mezzo è schizzato alle stelle e, soprattutto, le indennità di sindaci, assessori e presidenti dei consigli comunali sono aumentati in maniera consistente.

LA DECISIONE
Così, lo scorso 28 novembre, tutti i capigruppo hanno sottoscritto una lettera che è stata inviata al presidente del consiglio comunale Antonio Foresta. 
“Come capigruppo di maggioranza e minoranza – si legge – le inviamo una proposta di revisione dei gettoni di presenza dei consiglieri comunali, il cui importo per il Comune di Padova è fermo dal 2005. Si chiede dunque di voler inviare tale comunicazione ai parlamentari eletti nei collegi parlamentari del Veneto, perché sollevino il problema nelle sedi opportune, valutando anche la possibilità di presentare un emendamento in sede di discussione della legge di bilancio, per riequilibrare la situazione nei Comuni come Padova dove l’indennità è tra le più basse in assoluto, ponendo fine a situazioni inique tra Comuni in cui i consiglieri hanno il medesimo carico di responsabilità e di impegno amministrativo, ma importi dei gettoni di presenza molto diversi”. 
Ogni anno, per tutelarsi da eventuali azioni legali, il consiglieri sottoscrivono anche un’assicurazione che costa 150 euro. 
In attesa di capire se da Roma arriveranno o meno segnali positivi rispetto all’appello lanciato dai capogruppo di Palazzo Moroni, è interessante scoprire quanto percepiscono i consiglieri comunali a Padova. Il dato aggiornato più recente è quello del quarto trimestre del 2022. 

I NUMERI
In cima alla classifica degli ultimi tre mesi dell’anno scorso troviamo il capogruppo di Fratelli d’Italia, Matteo Cavatton, che ha potuto contare su 1.836 euro lordi da ottobre a dicembre. Questo significa una media mensile di circa 612 euro (sempre lordi). A seguire troviamo il consigliere del Pd Nereo Tiso e la capogruppo della Lega Eleonora Mosco che hanno incassato, tra consigli comunali e commissioni 1.468,80 euro. A dire il vero c’è anche chi ha dovuto accontentarsi di molto meno. Il consigliere della lista Giordani, Carlo Pasqualetto, non è andato oltre i 275 euro. Ha guadagnato 321 euro il suo compagno di partito, Ivo Tiberio. Tornando, infine, nella parte alta della classifica, il capogruppo Dem Gianni Berno può contare su 1.744 euro. 
«Credo che si tratti di un provvedimento improntato al buon senso – ha commentato ieri il capogruppo della lista Giordani Luigi Tarzia - Padova è la 12°città a livello nazionale, ma i suoi consiglieri percepiscono un gettone che è di molto inferiore a quello di una città come Treviso».  
«Anche alla luce dei recenti aumenti dei compensi riconosciuti a sindaci e assessori – ha detto ancora – credo che si tratti di una battaglia di buon senso. Anche perché, il nostro Comune ha i conti assolutamente in ordine». 
«Il punto non è che i consiglieri padovani vogliono guadagnare di più – ha concluso il capogruppo  di Vinciamo Italia - Italia al centro con Toti, Manuel Bianzale – La nostra richiesta è semplicemente quella di una legge nazionale che istituisca un trattamento omogeneo a livello nazionale». 
 

Ultimo aggiornamento: 09:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci