Cassonetti rifiuti, cambiano le calotte, nuove “chiavi” e una app per aprirle entro l'anno

Mercoledì 10 Maggio 2023 di Fulvio Fenzo
NUOVE CALOTTE I cassonetti che sostituiranno quelli attuali avranno una calotta semisferica. La chiavetta non dovrà più essere inserita ma basterà avvicinarla oppure, caricando la futura App di Veritas, si apriranno anche avvicinando lo smartphone

MESTRE - Tra poco, più o meno a fine anno, vedremo qualcuno che andrà gettare i rifiuti col telefonino. Con la App di Veritas e il relativo codice utente caricato, avvicinando lo smartphone si potrà aprile la calotta dei cassonetti del rifiuto secco, evitando di portare con sé quella chiavetta che spesso si dimentica a casa. Ma le chiavette resteranno, solo che saranno sostituite da quelle che, casa per casa, l’azienda di igiene urbana sta recapitando in questi giorni assieme ad una lettera firmata dall’assessore all’Ambiente Massimiliano De Martin. Perché l’obiettivo è ora quello di abbattere ulteriormente la percentuale di “secco residuo” a tutto vantaggio della differenziata.


LA LETTERA
Nella cassetta delle lettere tutti gli utenti troveranno presto la lettera che Veritas e Comune hanno predisposto inserendo un paio delle nuove chiavette elettroniche (bianche, con il logo di Veritas e lo slogan-promemoria “Separa bene i tuoi rifiuti”) che sostituiranno quelle verdi. «Il sistema di raccolta dei rifiuti in vigore ci ha permesso di raggiungere l’anno scorso una percentuale di differenziata del 62,41 per cento, collocando Venezia ai vertici nazionali della classifica di differenziata tra i Comuni con più di 200mila abitanti - ricorda De Martin -. Il nostro obiettivo è migliorarla ulteriormente, ma soprattutto rendere ancora più semplici le operazioni di conferimento dei rifiuti». Semplicità che arriverà con la futura App (non ancora citata nella lettera), ma soprattutto con la sostituzione delle calotte dei cassonetti del secco. «I futuri contenitori non avranno più la “bocca” che si apre inserendo la chiavetta, ma una semisfera più comoda per inserire i sacchetti delle immondizie» spiegano da Veritas. Vicino alla calotta ci sarà un pulsante da premere ed un display sul quale basterà avvicinare la nuova chiavetta senza doverla più inserire. A questo punto verrà sbloccata la leva che aprirà la calotta muovendola da sinistra verso destra, e non più dal basso verso l’alto. «Raccomandiamo di non gettare la vecchia chiavetta di colore verde fino a quando Veritas non avrà completato la sostituzione delle calotte - riprende l’assessore De Martin -.

Nel periodo transitorio, infatti, la vecchia chiavetta aprirà sia le nuove che le vecchie calotte».


CALOTTE DA CAMBIARE
L’operazione riguarda tutta la terraferma, Lido e Pellestrina e, per capirne la portata oltre al recapito delle lettere con le due chiavette per ogni utenza, Veritas dovrà modificare circa 2.700 calotte: «Dove è possibile teniamo i cassonetti attuali, cambiando solo la calotta, mentre quelli in condizioni precarie verranno interamente sostituiti» riprendono dall’azienda che conta di concludere l’operazione entro la fine del 2024 anche se, ovviamente, gli utenti che troveranno già nei prossimi mesi i nuovi contenitori all’interno delle isole ecologiche potranno utilizzare subito le nuove chiavette.


PER ORA NIENTE TARIP
Tra chi ha già ricevuto in questi giorni la lettera è balenato il dubbio che, con le nuove chiavette, arrivasse anche un cambio nella gestione del “secco”, per esempio con l’introduzione della Tarip (la tariffa rifiuti “puntuale” adottata in parecchi Comuni) con la quale si calcolano i conferimenti dei rifiuti non differenziati che, dopo un certo numero a seconda dei componenti del nucleo familiare, comportano un aumento in fattura per ogni conferimento in più, come avviene da quest’anno a Mirano dove, superata la soglia, si pagano 70 centesimi per ogni sacchetto supplementare. «Niente di tutto questo - precisano da Veritas -, anche perché un calcolo simile sarebbe stato possibile anche con le precedenti chiavette verdi. La gestione della Tarip sarebbe molto complessa in una grande realtà come quella di Mestre, a differenza di quelle dei Comuni fino a 30mila abitanti». Ogni decisione in merito resta comunque nelle mani delle singole amministrazioni comunali e del Consiglio di bacino e, per Venezia, si va avanti con la Tari.
 

Ultimo aggiornamento: 07:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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