Bibione, chiusa la K Disco, colpa del troppo rumore: due ordinanze del Comune la fanno chiudere

Giovedì 24 Agosto 2023 di Marco Corazza
BIBIONE La discoteca contestata per l'eccessivo rumore

BIBIONE - “Rumore oltre il limite”, il sindaco chiude il K Disco di Bibione. Ma i gestori della nota discoteca di via della Luna ribadiscono di “essere in regola e che quaranta persone sono di fatto senza lavoro, oltre al fatto che viene bloccato il divertimento per i giovani”. 
Un problema risaputo quello della movida e che a Bibione si scontra con chi cerca il riposo.

Nessuna novità insomma, visto che da sempre c’è chi si lamenta per il disturbo nelle ore notturne. D’altro canto dal locale spiegano “il locale esiste da prima dei condomini costruiti nel tempo”.


LA STORIA
«Dopo il Covid io e il mio socio Francesco, che lavoriamo nei locali di Bibione da più di 20 anni - spiega Mauro - abbiamo deciso di intraprendere una nuova attività sulla spiaggia di Bibione con il K Beach. A fine giugno 2021, avevamo quaranta persone in busta paga con ragazzi sia di Bibione che delle zone limitrofe». 
Forti di questa nuova esperienza i due soci hanno puntato quest’anno sul K-Disco, lo storico locale da ballo che sorge sopra al chiosco K-Beach. «Un locale che ha fatto la storia di Bibione fin dagli anni ‘60 del secolo scorso con diversi nomi - ricorda Mauro - la mitica “Playa”, poi “Desideria”, negli anni più recenti “Koco” e, oggi, la nostra “K-Disco”. Ad aprile, ci hanno dato l’okay per aprire concedendoci ogni autorizzazione per poter avviare l’attività e siamo andati avanti». All’inizio tutto parte per il verso giorno, senza alcuna denuncia o verbale notificato durante l’attività. «Ma poi, improvvisamente e come un fulmine a ciel sereno, sabato 29 luglio ci viene notificata un’ordinanza firmata dal sindaco di San Michele al Tagliamento che ci impone la chiusura di 10 giorni del locale per motivi di quiete pubblica». 


DOPPIA ORDINANZA
All’origine della decisione ci sarebbero bottiglie di vetro spaccate in strada (anche se dal locale ribadiscono che non possono somministrare bevande in bottiglie o bicchieri di vetro) e poi il rumore dell’impianto di condizionamento posto sul tetto del locale (ma per i gestori “il climatizzatore era rotto e quindi non funzionante”). A tutto questo vanno poi aggiunti gli esposti e le denunce dei vicini arrivate a polizia locale e carabinieri per il disturbo della quiete pubblica. Passano i 10 giorni, la discoteca riapre ma il 19 agosto scatta la nuova ordinanza con il “divieto di mettere in funzione gli impianti di amplificazione sonora, nonché quello di mettere in funzione l’impianto di climatizzazione”. Da qui c’è stata la richiesta dei gestori di incontrare il vicesindaco Pierluigi Grosseto, ma il confronto non si è ancora tenuto. 


ESPOSTI E CONTROLLI
«Non è di certo nostra intenzione chiudere l’unica discoteca in centro a Bibione - spiega il vicesindaco Grosseto -. Il provvedimento firmato dal sindaco Maurutto è arrivato a seguito di una misurazione fonometrica di cui dobbiamo tenere conto. Dopo il primo provvedimento non ci è pervenuta alcuna segnalazione da parte dei gestori. A seguito dei successivi esposti è stata fatta un’ altra misurazione che non ha fornito alcuna differenza dalla prima e, per questo, è stato imposto di non accendere la musica ed eventuali ventole. Non sono un tecnico, potrebbe esserci un problema con gli aspiratori e l’impianto. Quando il tutto verrà sistemato potranno tornare ad accendere la musica». E l’incontro con i gestori? «Da un’interposta persona ci è stato chiesto questo incontro, ma al momento si continua a dialogare sui social network - risponde il vicesindaco -. Ribadisco che per Bibione è fondamentale avere una discoteca, ma deve essere in regola».
Nel frattempo rimane regolarmente aperto lo Shany di Pineda che negli ultimi giorni ha, inevitabilmente, registrato il tutto esaurito. 
 

Ultimo aggiornamento: 19:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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