Venezia, aumento dei biglietti Actv a 9.5 euro ma scende il numero dei passeggeri: «Incassi crollati di 13,2 milioni di euro»

Venerdì 18 Novembre 2022 di Marta Gasparon
Venezia, aumento dei biglietti Actv a 9.5 euro ma il crolla il numero dei passeggeri: «Incassi diminuiti di 13,2 milioni di euro»

VENEZIA - L'aumento dei biglietti Actv a 9.5 euro ha attutito, ma non annullato il crollo degli incassi dell'azienda di trasporti. Il calo del fatturato, per il gruppo Avm, in questo 2022 ormai agli sgoccioli, corrispondente ad un 15% circa in meno rispetto all'ultima annata pre Covid.
E lo stesso vale per i passeggeri trasportati su vaporetti ed autobus, il cui decremento si attesta, da gennaio a ottobre, sulla medesima percentuale. A pesare non poco sul calcolo finale complessivo dell'anno in corso, che tiene conto di abbonamenti, biglietti locali e turistici, nonché della tariffa nave-traghetto, sono stati i mesi pandemici più duri, che hanno frenato o addirittura bloccato del tutto gli arrivi turistici nella città lagunare.

Basti pensare che tra gennaio e febbraio scorsi, rispetto allo stesso periodo del 2019 è stato raggiunto dall'azienda del trasporto pubblico locale uno scostamento del -31%, arrivato a marzo al -28%. Un segno negativo più o meno consistente, mantenutosi costante sia in primavera che in estate, fino allo scorso mese di settembre, che ha portato in centro storico un fitto calendario di eventi pronto ad intrattenere il pubblico di tutto il mondo.

GLI INCASSI

«I dati del 2022 rispetto al 2019, riferiti al periodo tra gennaio e ottobre, segnano una diminuzione degli incassi pari a 13,2 milioni di euro», analizza il direttore generale Avm, Giovanni Seno. Cifra tuttavia solo parziale, in quanto alla stessa vanno aggiunti i 15 milioni derivanti dai maggiori costi energetici, per un totale di 28 milioni in meno per il Gruppo, «che sarebbero diventati 32,4 se la manovra tariffaria sui titoli turistici non ci fosse stata», spiega Seno.

LA POLEMICA

Il riferimento è all'incremento dei costi del biglietto avviato da settembre portando il suo prezzo a 9,50 euro per 75 minuti di viaggio. A dare una lettura differente dei dati è il Pd che, pur consapevole del contributo extra derivato da quest'ultimo, tiene a soffermarsi sugli unici dati positivi della tabella annuale Avm. In relazione al mese scorso i consiglieri dem Emanuele Rosteghin e Giuseppe Saccà parlano infatti, a livello di fatturato complessivo raggiunto, di un +16% rispetto al 2019, con una crescita dei soli biglietti turistici del 24%, confermando il segno più anche in settembre. Mese che, come evidenziato dai due consiglieri, in termini di fatturato ha raggiunto un incremento del 5%, mentre un +13% se presi in esame i ticket turistici. «Segno inequivocabile di come ormai siamo tornati ai numeri del 2019 commenta Rosteghin, ripensando all'affollamento post pandemico a cui i residenti hanno assistito, con conseguenti disagi sui mezzi pubblici Dobbiamo mettere mano al Piano della mobilità e noi insistiamo molto sulla proposta degli hub di accesso alla città insulare a Tessera, Fusina e San Giobbe, in modo da ridurre il ruolo giocato da piazzale Roma.

LA REPLICA

I numeri forniti dal Pd si discostano di un solo punto percentuale da quelli di Avm, ma Seno precisa come manchino di un ragionamento fondamentale. «I dati di settembre e ottobre sembrano positivi, ma così non è. Il Pd? Non ha letto i numeri correttamente», riflette, precisando come per avere un effetto «sui mesi secchi», ai numeri forniti vadano sottratti, rispetto al 2019, i 4,4 milioni di euro frutto della manovra tariffaria e i 2,2 derivanti dall'operazione una tantum del Bonus trasporti per i cittadini con reddito inferiore ai 35mila euro. E il 5% di abbonamenti in più in ottobre, per Seno appare falsato proprio da quest'azione messa in campo, destinata a garantire un'agevolazione sul costo attraverso un contributo massimo di 60 euro. «Se considerate le percentuali relative a gennaio-ottobre 2022, si può notare come gli abbonamenti abbiano registrato un -20% rispetto al 2019. Mentre i biglietti locali un -18%». Entrambi valori che per Avm rappresentano la causa primaria di quel 15% di calo dei passeggeri trasportati nel corso di quest'anno. «Spiace rilevare - conclude Seno - come nonostante si cerchi di spiegare in mille modi come i numeri vadano letti, ci siano ancora comunicati che evidenziano come il problema non stia nella trasparenza e nella comunicazione ma nella volontà o capacità di comprendere fenomeni complessi».
 

Ultimo aggiornamento: 09:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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