Actv, in duecento ai seggi elettorali e servizi ridotti: rabbia e insulti

Domenica 25 Settembre 2022 di Michele Fullin
Diasagi per gli utenti Actv per la mancanza di personale impegnato ai seggi elettorali
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VENEZIA - Approdi sospesi, corse tagliate in un fine settimana di settembre in cui si sapeva con grande anticipo che la città sarebbe stata invasa dai turisti. È vero che le variazioni alle linee di navigazione erano state annunciate per tempo con affissioni e avvisi social e sulla stampa, ma una buona parte dell’utenza è stata comunque colta di sorpresa dall’assenza di circa 200 dipendenti di Actv per fare lo scrutatore ma soprattutto il rappresentante di lista. Una definizione, quest’ultima, che a Venezia è diventata sinonimo di un qualcosa di estremamente antipatico e disturbante. Questo perché la passione politica di questi dipendenti ha provocato uno sconquasso nell’organizzazione delle corse: così tanti sostituti non si riescono a trovare, tanto meno nel servizio di navigazione, dove sono concentrate le assenze. «Siamo vittime anche noi di una legge sbagliata - commenta il direttore generale di Avm, Giovanni Seno - chi lavora per aziende che erogano pubblici servizi non dovrebbe essere “usato” dai partiti come rappresentante di lista o quanto meno bisognerebbe fissare una percentuale massima (in base al numero dei dipendenti per esempio) cui sia consentito farlo.

Oggi non solo possono, ma non ci sono nemmeno limiti né in numero né come tempi di preavviso, per cui noi fino al giorno prima delle elezioni non sappiamo quanti sono e programmare i servizi in queste condizioni è impossibile».

La conseguenza è stata che, pur prolungando tutti i contratti dei lavoratori stagionali, le linee sono state soggette a variazioni. A farne le spese è stata soprattutto la linea 1, che è stata sostituita da una linea unica tra canale della Giudecca e canal Grande con frequenza di 10 minuti, ma che saltava parecchie fermate. Un po’ come quello che succede a Natale, senza fermare a Arsenale, Salute, Santa Maria del Giglio, Ca’ Rezzonico, San Silvestro, Rialto Mercato (ieri poi aggiunta), Riva de Biasio. Poi, va aggiunto il fatto che quest’anno ci sono state ben poche assunzioni, che l’azienda ha giustificato con il calo dei ricavi rispetto al 2019. Per strada ieri non si sentivano che insulti della gente all’indirizzo dell’azienda e dei dipendenti Actv e sui social gli sfoghi sono stati tanti: persone anziane o a scarsa mobilità che non si potevano muovere o andare a votare. Le parole “Vergogna” e “Buffoni” erano le più diffuse. «Certo, l’azienda lo aveva comunicato nei giorni scorsi - commenta Cristina Giussani, presidente metropolitana di Confesercenti - ma per l’intero week end, fino a lunedì, la città si ritrova con un disservizio pesante, che ricade sui cittadini, sui lavoratori, sulle imprese e anche sui turisti. Siamo tutti consapevoli che la questione dei trasporti sia cruciale e al tempo stesso complessa, pertanto invitiamo l’azienda, il Comune e i sindacati a trovare soluzioni per mitigare questa situazione, che si ripete ad ogni appuntamento elettorale». La consigliera comunale Cecilia Tonon si è rivolta invece direttamente al prefetto. “In questo modo - scrive Tonon, chiedendo l’intervento del dottor Vittorio Zappalorto - non viene leso solo il diritto alla mobilità, ma bensì il diritto a votare per i cittadini che, per vari motivi (non solo gli anziani, che rappresentano la maggioranza degli abitanti della città d’acqua di Venezia e isole), hanno difficoltà motorie, è evidente che ci troviamo di fronte ad una decisione gravissima ed inaccettabile».

Ultimo aggiornamento: 30 Novembre, 13:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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