Pedinamenti, regali, scorte di Gratta e vinci: cliente ossessionato dall'edicolante. Scatta il divieto di avvicinamento

Mercoledì 13 Marzo 2024
Edicolante perseguitata da un cliente

PORDENONE - Una passione che si è trasformata in un'ossessione, tanto da spingere ieri mattina, 12 marzo,  il giudice per le indagini preliminari a confermare per l'uomo il divieto di avvicinamento a un'edicolante della provincia. Aveva cominciato recandosi in negozio per acquistare gratta e vinci e poter stare così con la donna che era diventata la sua ragione di vita. Poi è stata la volta dei regalini in un crescendo fatto di pedinamenti e non solo. Anche i social erano diventati un mezzo per poter far parte, seppur virtualmente, della vita della donna che gestisce un'edicola nel pordenonese. Attraverso il web riusciva a sapere cosa faceva, dove andava, come si muoveva.

Ma questa passione malata era diventata un vero e proprio incubo per la vittima, che temeva la sua presenza, che viveva una quotidianità con il timore che il suo ossessivo spasimante si facesse vivo, così da spingerla a denunciare le molestie e a ottenere il divieto di avvicinamento. L'uomo, difeso dagli avvocati Fabio Gasparini e Giulia Perosa, vive un periodo di stress psicologico ed è seguito da professionisti.

L'ARRESTO
Contesto diverso è quello della vicenda che ha portato all'arresto di un quarantacinquenne di origine croata, da anni residente a Pordenone, finito in carcere per stalking, maltrattamenti, lesioni e furto nei confronti della sua ex compagna. Gli agenti della questura di Pordenone, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip su richiesta del pubblico ministero Enrico Pezzi. Grazie alle indagini degli agenti della Squadra mobile, coordinati dalla Procura, è stato accertato che il 45enne aveva più e più volte vessato e minacciato anche di morte la sua ex compagna, una cinquantenne italiana residente a Pordenone con la quale aveva avuto per lunghi anni una relazione.

LA STORIA
Le botte, le minacce e i maltrattamenti erano iniziati nell'agosto del 2022, ovvero quando la donna aveva deciso di mettere fine alla relazione proprio a causa dei comportamenti violenti del suo compagno di vita. Diverse volte la cinquantenne era stata aggredita e derubata. Sì perchè l'uomo le sottraeva del denaro che poi utilizzava oer acquistare bevande alcoliche. E, come non bastasse, alcune aggressioni erano avvenite anche davanti al figlio minore che la donna ha avuto da una precedente relazione. Stanca e intimorita per il clima di violenza che era costretta a vivere quotidianamente, la donna aveva presentato due querele contro l'uomo e nelle scorse settimane, arrivando a temere per la propria incolumità, aveva perfino deciso di lasciare l'abitazione familiare per andare a vivere in una struttura protetta. Un luogo dove era sicura di non essere aggredita e minacciata dall'ex compagno.

LA MISURA
E proprio in considerazione della gravità dei fatti accertati dagli agenti della Squadra mobile, il gip del Tribunale di Pordenone, lo scorso 28 febbraio, ha emesso a carico del quarantacinquenne di origine croata la misura cautelare dell'allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento. Misura che è stata eseguita il giorno successivo, ma che evidentemente non è bastata a fermare l'uomo e a impedirgli di cercare di contattare la sua ex. Infatti ulteriori accertamenti eseguiti dopo aver reso operativa la misura, hanno permesso agli investigatori di appurare che il 45enne aveva più volte telefonato a quella che era stata la sua compagna, continuando a minacciarla. Non solo. Dalla casa di famiglia non se n'era andato, come ordinato dal gip, ma aveva tranquillamente continuato a occupare l'immobile. Insomma, non aveva rispettato l'ordinanza di allontamaneto dalla abitazione e nemmeno il divieto di avvicinamento.

L'AGGRAVAMENTO
Comportamenti che ovviamente hanno reso più pesante la posizione dell'uomo dal punto di vista giudizario. Pertanto, in aggravamento della misura cautelare, il gip ha disposto a carico dell'uomo la misura cautelare della custodia in carcere. L'uomo è stato rintracciato dagli agenti della Squadra volante nei pressi della propria abitazione e accompagnato in Questura. Al termine delle formalità di rito è stato condotto al carcere di Pordenone.
 

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