Venezia. Attacco a Israele, sorveglianza aumentata anche al Ghetto ebraico

Lunedì 9 Ottobre 2023 di Michele Fullin
Attacco a Israele, sorveglianza aumentata anche al Ghetto ebraico

VENEZIA - Sorveglianza giorno e notte sul Ghetto ebraico e sui punti considerati più significativi della presenza ebraica in città. Sulla scia delle indicazioni da Palazzo Chigi in merito all'innalzamento dell'allerta terrorismo dopo l'attacco a sorpresa di Hamas e la successiva risposta israeliana.

SORVEGLIANZA AUMENTATA

Anche a Venezia, come in altre città italiane, è stata aumentato il livello di vigilanza e sicurezza sugli obiettivi israeliani presenti in città, ad iniziare dall'antico Ghetto, per il quale è stato disposta anche una maggiore presenza numerica degli uomini delle forze dell'ordine.
Il prefetto Michele Di Bari ha convocato sabato due Comitati per la sicurezza e l'ordine pubblico (l'ultimo dei quali in serata) ai quali, oltre alle forze dell'ordine ha partecipato anche il presidente della Comunità ebraica veneziana, Dario Calimani.
L'area storica del Ghetto è presidiata costantemente dalle forze dell'ordine da oltre vent'anni, ma in occasione di fatti che coinvolgono lo Stato di Israele o terrorismo nei confronti delle comunità ebraiche, tale sorveglianza viene intensificata.
«Si tratta di una misura dettata dal Ministero dell'Interno - conferma il prefetto Di Bari - ho convocato d'urgenza due riunioni per coprire 24 ore su 24 tutti i possibili obiettivi sensibili, a cominciare dalle sinagoghe, dal Ghetto fino agli esercizi commerciali».

ATTIVITÀ E VOLI

È stata rafforzata la vigilianza anche nei confronti di singoli soggetti, a cominciare dagli esponenti di vertice della Comunità israelitica locale, ed è stato implementato il servizio di vigilanza nei riguardi di enti economici e commerciali riconducibili a Israele.
Occhi aperti anche agli aeroporti, dove partono aerei della compagnia di bandiera israeliana El Al. È il caso anche del "Marco Polo" dove partono e arrivano voli per Tel Aviv e Philadelphia. Voli che, per ragioni di sicurezza, la compagnia ha sospeso da oggi.
Non è la prima volta che per il Ghetto vengono decise misure eccezionali di sorveglianza.

Per una mobilitazione come questa bisogna però tornare al 2001-2002, all'indomani dell'attentato alle Torri Gemelle di New York. Nel luglio 2002 c'era stato infatti un enorme spiegamento di forze perché sembrava si trovasse in città un presunto terrorista di Al-Qaeda chiamato "Mohamed il libico" che si diceva fosse in quei giorni a Venezia, città frequentata abitualmente sia da cittadini americani che sede di una importante comunità ebraica. All'epoca non meno di 30 agenti avevano circondato il Ghetto perquisendo chiunque entrasse. Cosa, peraltro non troppo difficile, considerando la sua conformazione e le poche entrate che definivano quel luogo già ai tempi della Serenissima (istituito nel XVI secolo è il più antico d'Europa).

Ultimo aggiornamento: 11:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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