Sono chiusi nel loro hotel di Gerusalemme, in buona condizioni ma spaventati, 38 cittadini italiani, residenti a Verona, sorpresi durante un pellegrinaggio in Terra Santa dallo scoppio della guerra. Della comitiva fanno parte due neonati, 5 bambini e 6 adolescenti. L'allarme in Italia l'hanno lanciato contattando anche la Regione Veneto e lo stesso presidente Luca Zaia, che ha subito informato la Farnesina.
«Gerusalemme pare morta, non transita una macchina - dice al telefono Genny Senigallia, 36 anni -. Ieri abbiamo sentito le urla di giubilo dei palestinesi per le vittime israeliane, stavamo andando al Muro del Pianto quando sopra le nostre teste è volato un missile. Non sappiamo come rientrare, facciamo appello alle nostre autorità».