Aeroporto, 700 multe dopo due giorni di Zona a traffico controllato

Sabato 9 Settembre 2023 di Elisio Trevisan
Il varco elettronico della Ztc dell'aeroporto Marco Polo

MESTRE - Settecento multe nei primi due giorni di funzionamento della Ztc al Marco Polo di Tessera. Dalle 300 alle 350 al giorno. La Polizia Locale, in attesa dei dati, aveva stimato un centinaio di sanzioni al giorno, e invece sono state il triplo, praticamente gli stessi numeri di fine 2019 quando la Ztc funzionò per poco più di un mese prima di essere sospesa per oltre quattro anni a causa dei tanti difetti del sistema di 52 telecamere che sorvegliano i varchi dell’area aeroportuale: in quel lasso di tempo le multe furono 11 mila ma molte vennero annullate perché i giudici davano ragione agli automobilisti che facevano ricorso. Ora, invece, il sistema funziona alla perfezione, parola del comandante dei vigili urbani, Marco Agostini, e quindi non ci dovrebbero essere annullamenti. Probabilmente la stima di 100 sanzioni al giorno tiene conto di un periodo iniziale di rodaggio durante il quale si spargerà la voce e la gente comincerà a stare più attenta, e quindi a mettere l’auto o il furgone dentro ai parcheggi a pagamento oppure, come purtroppo fanno già in molti, a lasciare i mezzi in centro a Tessera, intasandolo e spesso ostruendo anche l’accesso alle abitazioni. 
 

IL COSTO
Le multe variano da 81 a 321 euro per ogni violazione commessa dalle automobili e dagli altri veicoli, calano per ciclomotori e moto (da 38 a 156 euro). Le telecamere della Ztc, ossia la Zona a traffico controllato, rilevano le targhe dei veicoli che circolano all’interno del sedime aeroportuale oltre il periodo consentito di 7 minuti (più 1 di tolleranza): in quel lasso di tempo gli automobilisti e i motociclisti devono trovare un parcheggio regolare a pagamento oppure usufruire di ulteriori 10 minuti gratuiti entrando nel park a sosta breve di fronte all’aerostazione, o di 60 minuti negli stalli a disco orario realizzati da Save lungo via Ca’ Da Mosto, parcheggi, però, quasi sempre vuoti perché troppo lontani dall’aerostazione, specie per chi si sposta a piedi con le valige. Nei primi due giorni di funzionamento del sistema, venerdì e sabato scorsi, le telecamere, dunque, hanno fotografato circa 700 veicoli fuori regola: dato che per il Codice della Strada si applica la sanzione minima, vuol dire (ipotizzando, per semplificare, che non ci siano motociclisti tra i trasgressori) che il Comune incasserà 56.700 euro. Se la media restasse quella di 350 multe al giorno, arriverebbero a 126 mila l’anno per un introito di 10 milioni e 200 mila euro. Se, invece, ha ragione la Polizia Locale e le sanzioni scenderanno gradualmente a un centinaio al giorno, diventeranno 36 mila all’anno portando a Ca’ Farsetti 2 milioni 900 mila euro. Si vedrà, anche perché bisogna considerare che la Ztc è stata riavviata proprio nel clou della Mostra del Cinema di Venezia, uno dei periodi in cui la città è più presa d’assalto. Intanto non è solo il Comune a fare cassa con la nuova Ztc, ma anche Save, il gruppo che gestisce l’aeroporto intercontinentale, dato che i veicoli che verranno tolti dalle strade interne, se non finiranno in centro a Tessera, andranno nei parcheggi della Società pagando la sosta. 
 

LA PROTESTA
«Ovvio che Save vuole cercare di far cassa, perché i soldi delle multe vanno al Comune ma gli automobilisti sono costretti ad andare nei suoi parcheggi, però è un male necessario: ogni giorno centinaia di auto si fermano in pieno divieto di sosta creando rallentamenti e ingorghi lungo le strade interne del Marco Polo» affermano gli operatori dei servizi Ncc, il Noleggio con conducente, le navette nere che girano per tutta la città.

Sono da un lato sollevati dall’entrata in funzione della Ztc, dall’altro preoccupati perché loro sono i maggiori frequentatori dell’area aeroportuale «e, per evitare di prendere decine di multe, non possiamo metterci ogni giorno a inviare comunicazione alla Save sulle nostre entrate e uscite». Per questo chiedono al gestore dello scalo di esonerarli dal rispetto dei tempi della Ztc: «Una deroga solo per gli operatori locali, e non per quelli che vengono da altre parti d’Italia perché al Marco Polo in effetti arriva il mondo. Molti di noi, tra l’altro, sono anche sub concessionari, e stanno già pagando fior di quattrini per accessi in corsia e altro. Quando andiamo negli altri aeroporti, o porti e nelle città fuori territorio subiamo lo stesso trattamento perché è chiaro che i gestori e i Comuni favoriscono i propri operatori».

Ultimo aggiornamento: 17:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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