Alpinista 19enne rischia grosso in montagna: ruzzola e poi resta bloccato a 2400 metri Foto

Lunedì 10 Luglio 2023
Alpinista 19enne rischia grosso in montagna: ruzzola e poi resta bloccato a 2400 metri Foto

SAPPADA (UDINE) - Nella notte a cavallo tra 9 e 10 giugno tra le 23.30 circa e le 3.50 del mattino la stazione di Sappada del Soccorso Alpino e i Vigili del Fuoco di Santo Stefano di Cadore hanno portato a termine con successo un complesso intervento di soccorso sulla cima del Monte Peralba a favore di un escursionista di Roma di diciannove anni.


Il giovane aveva lanciato l'allarme a notte inoltrata: era salito tardi lungo la via ferrata Sartor che risale il fianco orientale del monte e si era bloccato fuori sentiero circa trecento metri sotto la cima scendendo verso la parete ovest. Seguendo la traccia del proprio GPS - che, occorre dirlo, può non essere precisa soprattutto in tratti dove il sentiero non è così evidente come sulla cupola detritica e rocciosa del Peralba - è infatti finito fuori traccia in un tratto molto ripido ed esposto dopo essere ruzzolato, fortunatamente senza danni, per alcuni metri.

A quota 2400 circa si era fermato a chiedere aiuto

I Vigili del Fuoco di Santo Stefano si sono portati dalle Sorgenti del Piave fino all'inizio del tratto ripido che risale la parete Ovest del Monte Peralba e qui sono stati raggiunti da due squadre di soccorritori della stazione di Sappada del Soccorso Alpino.

I soccorritori della stazione di Sappada hanno risalito a piedi nella notte la parete Ovest dividendosi in due squadre da quattro persone con le coordinate ricevute ma senza sapere con precisione e certezza dove si trovasse l'escursionista.

Grazie ad un Vigile del Fuoco che si era portato in Val Visdende e che vedeva la torcia frontale del giovane si è nel frattempo avuta la certezza che i soccorritori si stavano dirigendo nella direzione giusta risalendo la Ovest del Peralba. Il giovane è stato raggiunto alle ore 1.50 dai soccorritori, che si sono calati con la corda per sessanta metri fino al punto in cui si trovava e di qui lo hanno assicurato e recuperato su con la stessa corda riportandolo sul sentiero. Una volta sul sentiero è iniziata la discesa lungo la parte Ovest, notoriamente molto ripida ed esposta. Il giovane è stato naturalmente legato alla corda anche lungo questo tratto. IL suo zaino è stato preso dai soccorritori: uno zaino molto pesante che conteneva il necessario per stare fuori tra le montagne per cinque giorni. Tutto si è concluso per il meglio con il rientro poco prima delle quattro del mattino alla base della parete di tutti i soccorritori e del disperso.

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