Hotel, timida ripresa turistica, ma servono certezze su test e green pass

Venerdì 21 Maggio 2021
Hotel, in regione una timida ripresa

UDINE - Gli hotel stanno alla finestra, nonostante una timida ripresa. Il settore, alle porte degli esordi della stagione estiva, è in un momento di attesa, nonostante si sia a maggio inoltrato, con le città d’arte in sofferenza, le località balneari che ricevono piogge di richieste di informazioni a cui non seguono, per ora, altrettante prenotazioni, e con la montagna che è in ritardo perché penalizzata dal meteo. A certificarlo è Paola Schneider, presidente regionale di Federalberghi e albergatrice nel panorama carnico: «Cominciano ad arrivare numerose richieste di informazioni ma anche qualche prenotazione, soprattutto di tedeschi e austriaci. Per queste ultime siamo nell’ordine del 40 per cento al mare e sul 20 per cento in montagna, che resta ancora un po’ indietro. Sono tanti a chiedere informazioni e tantissimi sono quelli che sono in attesa di capire cosa succederà con questo green pass, ma soprattutto cosa sarà, se un passaporto, un lasciapassare, addirittura se non servirà, se occorrerà fare i tamponi. Tanti tra coloro che prenotano sono clienti storici che arrivano in regione da tanti anni e hanno un rapporto stretto con i proprietari e i gestori e che quindi si sentono più sicuri di poter disdire nel caso di problemi. Ma tanti sono alla finestra. A questo aggiungiamo anche l’incognita del meteo: finora maggio non è che sia stato un mese indimenticabile, soprattutto in montagna, dove tante attività non sono state aperte».

CITTÀ D’ARTE
E insieme alla montagna sono le città d’arte a soffrire molto in questo periodo: «Ancora non ci sono i gruppi, ci sono i singoli e le famiglie, anche se a Trieste, nello scorso fine settimana, qualcosa si è mosso rispetto al nulla che c’era prima, però parliamo di numeri troppo risicati per dire che stiamo partendo. Inoltre è fermo il mercato del business, sono fermi i seminari. È fermo ancora un po’ tutto». Pensando all’estate Schneider annuncia come si stia pensando a creare centri per i tamponi soprattutto a Grado e Lignano: «Molti turisti per rientrare a casa, avranno bisogno del test, sarà più comodo per tutti valutare, fin d’ora, una possibile soluzione». «A parte i vaccinati, ad oggi non c’è nessun lasciapassare standard».

Fortunatamente nei giorni scorsi è caduto l’obbligo per i cittadini comunitari, britannici e israeliani di quarantena all’ingresso in Italia. Qualcosa si muove nel verso giusto: “Restiamo in attesa del nuovo decreto, ormai imminente”»dice la Schneider.

IL PUNTO
Per la referente degli albergatori del Fvg, un’idea più chiara su come sarà questa estate 2021 la si potrà avere a fine mese: «A fine maggio, con un quadro più chiaro sulle future aperture e sulle misure in vigore, speriamo ci siano notizie più favorevoli e un avvio deciso delle prenotazioni». Snodo importante, poi, quello del coprifuoco «perché le località marine ma anche le città chiedono che nella bella stagione venga spostato, e speriamo eliminato. Il rischio è che piuttosto scelgano un’altra località in un’altra nazione. Occorre chiarezza e occorre presto».

IL VOUCHER
Infine è stato approvato il regolamento per il voucher “Turesta in Fvg”, da un minimo di 40 a un massimo di 320 euro, con cui viene previsto un sostegno alla capacità di spesa dei nuclei familiari dei cittadini residenti sul territorio regionale a copertura delle spese per l’acquisto di un pacchetto turistico di almeno tre notti spendibili presso le strutture aderenti, per il quale sono stati stanziati 1.550.000 euro che per ora interessa solo i territori della montagna, nonché le località siti Unesco ed i quattro ex capoluoghi. Per Schneider «la Regione ha voluto fare una prova in alcuni territori, forse quelli più provati. E credo che per il mare potrebbe essere anche un ostacolo alle prenotazioni settimanali che di solito fanno».

Ultimo aggiornamento: 07:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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