Teatro Club «senza storia», stop ai contributi dalla Regione. Scatta il ricorso al Tar

Un oltraggio dei burocrati all'istituzione cittadina che opera da oltre cinquant'anni

Martedì 14 Marzo 2023 di Lorenzo Marchiori
Conferenza stampa del Teatro Club

UDINE - Una beffa per chi aveva presentato domanda di finanziamento.

Un insulto per tutta la città di Udine, rivolto da una commissione tecnica regionale dalla memoria corta, che ha negato la richiesta di accedere ai contributi triennali dalla Direzione Cultura della Regione ai responsabili di unassociazione non certo secondaria, che opera in città da oltre mezzo secolo. Nelle scorse settimane, nella valutazione del punteggio per un progetto triennale che vede come co-direzione artistica l'attrice Giuliana Musso, non ha assegnato a Teatro Club il massimo dei punti richiesti perché non avrebbe abbastanza "tradizione culturale", fissata in venti punti dalla commissione su un massimo di trenta. La valutazione complessiva, per soli due punti, esclude il Teatro Club non solo dai contributi per il 2023, ma anche per i prossimi due anni. Come a dire, porre fine all'attività dell'associazione.


LA RICHIESTA
Da qualche anno il Teatro Club ha fatto un passo indietro con il teatro adulto, focalizzandosi sui giovani. Il progetto per cui era stata presentata domanda riguardava "Palio Teatrale Studentesco - Il Teen Theatre del Friuli Venezia Giulia", un progetto a cui Teatro Club tiene molto e che vede il Palio ulteriormente arricchito con laboratori, open days, ospitalità di compagnie teatrali giovanili provenienti da altre regioni italiane, sotto la codirezione artistica di Giuliana Musso, attrice, regista e autrice tra le più affermate del panorama teatrale italiano (due volte premio della critica e Premio Hystrio).


NIENTE DA FARE
Troppo poco per i burocrati regionali. «Il fatto che Teatro Club sia presente a Udine dal 1960 e che grazie a pilastri come Rodolfo Castiglione, Ciro Nigris, Angela Felice e molti altri abbia sostenuto il teatro di prosa della sua città e del territorio spiega la presidente Alessandra Pergolese non è abbastanza? Non conta che il teatro a Udine nacque proprio grazie alle loro intuizioni e che fino agli anni '90 si è occupato di programmare e produrre spettacoli della prima rassegna teatrale cittadina all'epoca ospitata al Palamostre? Che il Palio teatrale studentesco, dal 1972 sia tra le più apprezzate e longeve rassegne teatrali giovanili d'Italia non basta? Per non parlare del fatto che il Teatro Club sia tra i soci fondatori dell'Ente Regionale Teatrale e che proprio per la sua importanza la stessa Regione fino al 2014 ci abbia annoverato come "organismo culturale di interesse regionale". Questa per noi è una questione prima di tutto di orgoglio e onore. parlando della culla del teatro cittadino».
All'incontro hanno preso la parola, oltre alla presidente, il responsabile artistico del Palio, Paolo Mattotti, il presidente onorario di Teatro Club Gianni Cianchi e la stessa Musso, che si è soffermata invece sull'impegno dell'associazione nel portare avanti il Palio «senza un ritorno economico ha detto ma per pura missione. Qui non si tratta solo di storia, perché non è l'età che attribuisce valore a un soggetto. Qui si parla di contenuti».


LA MOSSA
Da qui la decisione di presentare un ricorso al Tar, la cui prima udienza è stata convocata per il 22 di marzo. «Pur non volendo entrare nel merito delle valutazioni discrezionali della Commissione giudicatrice con riferimento al progetto presentato da Teatro Club Udine e che comunque destano non poco stupore per l'indiscussa qualità e storicità dell'iniziativa, nonché per una co-direzione artistica di altissimo profilo spiega ancora Pergolese riteniamo che l'esclusione dall'elenco dei soggetti ammessi al finanziamento è comunque gravemente illegittima sotto il profilo della erronea, palesemente illogica e ingiusta sottovalutazione del requisito della "tradizione culturale del soggetto istante"».


IL RISCHIO
«Attualmente chiarisce Pergolese siamo ancora in attesa di conoscere dalla Regione l'esito della domanda di contributo per i finanziamenti annuali. Contributi finora sempre concessi, ma il cui importo copre a mala pena le spese vive dell'organizzazione del Palio Studentesco. Servono però altri finanziamenti per sostenere le spese generali dell'attività istituzionale dell'associazione che lo organizza». Questo, dunque, se da un lato può far ben sperare nella sopravvivenza della prossima edizione del Palio, dall'altro non si può dire altrettanto per il futuro. Ci pone in una condizione di gravissima insostenibilità economica della nostra attività e rischia di compromettere la sopravvivenza del Palio Teatrale stesso per i prossimi anni. «Il futuro non è certo roseo».
E chissà come avrebbe risposto, Castiglione, nel sentirsi dire che il Teatro Club non ha fatto la storia di Udine.

Ultimo aggiornamento: 21 Aprile, 11:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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