VOLPAGO DEL MONTELLO (TREVISO) - Quattro casi di varicella alla scuola primaria e alla secondaria di primo grado di Volpago. Dopo che, lo scorso anno, a scuola aveva fatto la propria comparsa la scabbia, quest'anno l'istituto comprensivo torna a fare i conti con una malattia infettiva che, a quando pare, non è stata ancora debellata.
Varicella, sintomi e diffusione
A comunicarlo è stata ieri alle famiglie la dirigente scolastica dell'istituto Nella Varanese, che si è fatta portavoce delle indicazioni dell'Usl 2. «Si comunica - è il concetto espresso nella circolare inviata alle famiglie - che in data odierna il Sisp Asolo ha comunicato la presenza di 4 casi di Varicella». I casi sono al momento distribuiti in 4 classi diverse e ciò potrebbe favorire la loro diffusione. Infatti tre si trovano in altrettante classi della Scuola primaria “Gobbato” e uno in una classe della scuola secondaria di I grado. È per questo che la dirigente mette in guardia le famiglie. «La varicella -ricorda- è una malattia infettiva virale molto contagiosa; si manifesta con eruzione cutanea caratteristica, inizia con macchioline rosse che poi evolvono in vescicole e croste, a cui può aggiungersi la febbre». E ammonisce: «Essendoci in ambito scolastico un rischio molto alto di diffusione, si invitano i genitori e il personale a prestare particolare attenzione alla eventuale comparsa di sintomi riconducibili all’infezione in oggetto (febbre, malessere, vescicole cutanee) nei prossimi 15-21 giorni; si raccomanda di allontanare tempestivamente dalla collettività eventuali casi sospetti e di rivolgersi prontamente al pediatra o al medico curante». Al momento, intanto, si sta cercando di fare attenzione all'aspetto igienico. Infatti «il personale ausiliario della scuola ha già intensificato le normali procedure che garantiscono l’igiene ambientale». La varicella è una malattia infettiva causata dal virus Varicella Zoster, appartenente alla famiglia degli Herpes virus. Rientra fra le malattie contagiose dell’infanzia che interessano quindi soprattutto i bambini e in alcuni soggetti può costituire un fattore di rischio per patologie più gravi.
La scabbia
A febbraio del 2023 era stata invece la scabbia a mettere in allarme le famiglie.