TREVISO - È partita l’operazione tamponi contro la Variante Delta, la cosiddetta indiana.
LA SODDISFAZIONE
La prossima settimana toccherà ai richiedenti asilo ospitati nell’ex caserma Serena a Casier e all’ex Zanussi di Oderzo. L’Usl allestirà un punto per eseguire le iniezioni direttamente nei centri di accoglienza. «La prima giornata del nuovo piano di screening è andata bene –fa il quadro Francesco Benazzi, direttore generale dell’azienda sanitaria–, lo schema che prevede prima la vaccinazione e poi l’esecuzione del test molecolare, sfruttando il quarto d’ora di osservazione, sembra funzionare. Ci siamo fermati solo perché avevamo finito i tamponi. Ma ora il servizio andrà a regime nei vari centri vaccinali. Solo in questo modo è possibile contrastare lo sviluppo di nuovi focolai».
NUOVE DOSI
Sul fronte screening, inoltre, l’Usl ha già preso contatti con Assindustria Venetocentro per entrare nelle aziende a luglio e sottoporre i lavoratori al test. Di pari passo, con il camper potranno essere eseguiti tamponi anche a margine delle manifestazioni. Per quanto riguarda i vaccini, adesso si attende il nuovo carico di dosi in consegna per la settimana prossima. «Con le nuove forniture andremo a vaccinare i richiedenti asilo ospitati nei centri di accoglienza» conferma il direttore generale dell’Usl. Per la copertura degli immigrati senza permesso di soggiorno, invece, si attendono ancora indicazioni. Così come si attende di capire come procedere con il Green Pass. In teoria, proprio a causa della diffusione della variante Delta, d’ora in poi dovrebbe essere consegnato solo dopo la somministrazione della seconda dose del vaccino. Quel che è certo è che bisogna sfruttare al meglio l’attuale frenata dell’epidemia per scongiurare il rischio che con l’autunno prenda forma una nuova ondata.
L’ANDAMENTO
Nell’ultimo periodo nella Marca sono emersi solo casi sporadici di variante indiana. Dopo il focolaio a Ormelle, oggi estinto, non ci sono stati più casi collegati tra loro in modo evidente. Il virus non è sparito. Però attualmente circola con meno impeto. La conferma arriva dal tasso di contagi: oggi si è a 3 casi settimanali ogni 100mila abitanti. Distanti anni luce dalla soglia di guardia dei 250 casi, raggiunta e superata nel corso della seconda ondata. Resta sotto controllo anche il numero di ricoverati in ospedale. Il Ca’ Fonello è destinato a diventare Covid free. Ad oggi c’è un solo paziente positivo nell’area semiintensiva della Pneumologia. Quando tornerà nel reparto ordinario, verrà trasferito a Vittorio Veneto. A Treviso non verranno più ricoverate persone positive, se non in caso di emergenza. Sempre l’ospedale di Vittorio Veneto oggi ospita gli altri 6 pazienti positivi. Tutte le altre strutture già Covid free.