Vandali in azione all'interno del parco dell'ospedale: ora verrà chiuso e sorvegliato

Lunedì 22 Aprile 2019
Vandali in azione all'interno del parco dell'ospedale: ora verrà chiuso e sorvegliato
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TREVISO - Vandali e tossicodipendenti nel parco che si estende all'interno dell'ospedale di Treviso. E adesso l'Usl ha deciso di chiuderlo e di tenerlo costantemente sorvegliato. Si pensava che fosse l'area verde più sicura della città. Se non altro perché sorge proprio dentro la zona del Ca' Foncello, sul versante di Fiera, esattamente davanti a villa Carisi, sede principale dell'azienda sanitaria della Marca. Ma non è bastato. Il parco è finito lo stesso nel mirino dei vandali che hanno letteralmente ricoperto di scritte, compresi insulti e disegni osceni, la storica struttura sopraelevata della Casa del Tè, che custodisce il giardino segreto, accanto al tunnel delle rose e al passaggio a grotta. Ci sono anche simboli che richiamano il satanismo. Probabilmente fatti solo per gioco. Ma tant'è. A terra, poi, non mancano schegge di vetro provenienti da bottiglie andate in mille pezzi. 

LE CONTROMISURE
«Purtroppo ci sono dei giovinastri e pure dei tossicodipendenti che imbrattano e rovinano tutto allarga le braccia Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl trevigiana adesso basta. Nei prossimi giorni farò recintare il parco e farò installare un cancello. Così chi entra dovrà chiedere l'autorizzazione al portiere». Non è ciò che si sognava all'inizio, quando villa Carisi e il parco che si estende per un ettaro sulle sponde del Sile vennero recuperati con un investimento di oltre 2 milioni di euro. Ma a quanto pare non ci sono altre soluzioni. L'Usl ha già provato a installare due telecamere proprio sulla struttura presa di mira. La zona è stata disseminata di cartelli che avvisano che l'area è videosorvegliata. Non è stato sufficiente. «Ben vengano nel parco i visitatori, le scolaresche e le mamme con i bambini mette in chiaro Benazzi ma d'ora in poi sotto il controllo del portiere, che vede chi entra. Basta con i vandali aggiunge senza nascondere il rammarico villa Carisi e il suo parco rappresentano un patrimonio pubblico che va salvaguardato. Sono stanco di spendere soldi per sistemare i danni fatti da alcuni lazzaroni». 

UN GIOIELLO
Il parco è un polmone verde tra il Prato della Fiera e la Restera lungo il Sile. Si estende su poco più di un ettaro. Non è un semplice giardino pubblico, ma un vero e proprio gioiello naturalistico, storico e architettonico. La ristrutturazione ha riportato agli antichi splendori sia la villa che la barchessa, le scuderie, il rifugio anti-aereo e la cedraia. Questa ultima è una vera chicca. Al suo interno sono ospitati cimeli che hanno segnato tutta la lunga vita dell'ospedale di Treviso: lo stemma araldico, l'antica campana del nosocomio, le chiavi della cassetta che custodiva la reliquia della Croce a San Leonardo e un passepartout dell'ex ospedale psichiatrico del Sant'Artemio. Non basta. È possibile vedere anche un avviso dell'ospitale civile risalente ai tempi del regno Lombardo-Veneto, assieme al libro dei visitatori e a quello degli ospiti. All'esterno il parco è sagomato da una rete di sentieri che passano accanto alla fontana, alla peschiera e a un laghetto. E al centro si staglia proprio la Casa del Tè finita brutalmente nel mirino dei vandali. 
M. Fav. 
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