PAESE (TREVISO) - Si è gettata nel laghetto Biasuzzi, specchio d’acqua tra i Comuni di Treviso e Paese, decisa a farla finita con la vita. Non è chiaro che cosa abbia spinto a tanto la pensionata 72enne F.Z., ma probabilmente il motivo può esser ricercato nello stato di depressione in cui pare versi.
Fortunatamente la drammatica sequenza è avvenuta sotto gli occhi allibiti di Lorenzo Giubellini, un 50enne di Villorba, che stava sul posto per pescare. L’uomo ha capito al volo le intenzioni della donna e non ha indugiato. Si è quindi tuffato nel tentativo di salvarla. È riuscito a raggiungerla e ad afferrarla. A forza l’ha riportata a riva.
Non è stata un’impresa facile. Lei pare non avesse alcuna intenzione di essere soccorsa e, determinata a porre fine alla propria esistenza, non ha mostrato di apprezzare il gesto del suo eroico salvatore. Ha accennato inizialmente a una certa resistenza. Ci avrebbe riprovato. C’è voluto del bello e del buono per calmarla e ricondurla alla ragione.
Nel frattempo sul posto sono volati i carabinieri e un’ambulanza del 118. L’aspirante suicida, a seguito del gesto disperato, non aveva riportato evidenti conseguenze, all’infuori dei sintomi derivati da un principio di ipotermia. Nelle stesse condizioni chi l’aveva salvata. Entrambi sono stati trasportati al Pronto Soccorso del Ca’ Foncello.
Ultimo aggiornamento: 18 Marzo, 07:05
© RIPRODUZIONE RISERVATA Fortunatamente la drammatica sequenza è avvenuta sotto gli occhi allibiti di Lorenzo Giubellini, un 50enne di Villorba, che stava sul posto per pescare. L’uomo ha capito al volo le intenzioni della donna e non ha indugiato. Si è quindi tuffato nel tentativo di salvarla. È riuscito a raggiungerla e ad afferrarla. A forza l’ha riportata a riva.
Non è stata un’impresa facile. Lei pare non avesse alcuna intenzione di essere soccorsa e, determinata a porre fine alla propria esistenza, non ha mostrato di apprezzare il gesto del suo eroico salvatore. Ha accennato inizialmente a una certa resistenza. Ci avrebbe riprovato. C’è voluto del bello e del buono per calmarla e ricondurla alla ragione.
Nel frattempo sul posto sono volati i carabinieri e un’ambulanza del 118. L’aspirante suicida, a seguito del gesto disperato, non aveva riportato evidenti conseguenze, all’infuori dei sintomi derivati da un principio di ipotermia. Nelle stesse condizioni chi l’aveva salvata. Entrambi sono stati trasportati al Pronto Soccorso del Ca’ Foncello.
