​«Mi ha fatto bere poi mi ha stuprato»: il racconto choc di una 18enne veneziana

Martedì 19 Novembre 2019
«Mi ha fatto bere poi mi ha stuprato»: il racconto choc di una 18enne veneziana
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SPRESIANO (TREVISO) - Avrebbe dovuto essere una serata all'insegna del divertimento, dell'allegria. Un fine settimana da trasscorrere in leggerezza, tra un ballo e l'altro, in uno dei templi della movida trevigiana. Invece la serata si è trasformata nel peggiore e terribile degli incubi per una ragazza di 18 anni, residente in provincia di Venezia, che ha raccontato di aver subito uno stupro. La giovane, secondo a quanto avrebbe riferito ai carabinieri che ora indagano sull'episodio, sarebbe stata adescata da un uomo più grande di lei e che poi avrebbe abusato di lei: l'ha avvicinata, le ha offerto da bere e poi l'ha trascinata in bagno, per un rapporto sessuale completo. Minuti di terrore e di forte choc per la vittima del presunto stupro. L'episodio, destinato a creare forte e  comprensibile preoccupazione ed indignazione, è avvenuto nella serata di sabato scorso all'interno della discoteca Odissea di Spresiano, una delle strutture maggiormente amate e frequentate dal popolo della notte che affolla le sale da ballo da diverse generazioni.
IN OSPEDALELa mattina seguente la ragazza, superato forse lo choc per l'accaduto, ha deciso di rivolgersi prima alle cure del pronto soccorso di Oderzo e poi dell'ospedale Ca' Foncello di Treviso, per accertamenti più approfonditi. Sull'episodio indagano ora i carabinieri della Compagnia di Treviso che stanno svolgendo gli accertamenti del caso per trovare riscontri al racconto della giovane e dare eventualmente un volto ed un nome all'autore del presunto stupro. La studentessa, in base ad una prima ricostruzione dei fatti, sarebbe stata avvicinata da un misterioso uomo all'interno della discoteca, ovviamente affollatissima come tutti i sabati serata: l'uomo e la ragazza, dopo un primo approccio e qualche chiacchiera insieme, avrebbero deciso di bere un drink insieme e poi si sarebbero allontanati da occhi indiscreti, appartandosi nei bagni del locale. È qui, in base a quanto ricordava la 18enne, che si sarebbe consumata la violenza sessuale. 
AMICI IGNARIPare che la 18enne fosse giunta nel locale trevigiano con altre persone che non si sarebbero minimamente rese conto di quanto avvenuto. La 18enne è poi ritornata a casa, sconvolta per l'accaduto e forse inconsapevole della gravità di quanto le era capitato.
Dopo una notte, certamente tormentata e difficile, è giunta la decisione coraggiosa e inevitabile. La mattina seguente la 18enne si è rivolta alle cure dei medici e ha riferito , tra le lacrime, la drammatica esperienza subita.
LA FAMIGLIAE' stato decisivo, per far emergere questa vicenda così delicata e spinosa, il contributo dei famigliari della 18enne che si sono immediatamente rivolti ai carabinieri di Treviso dopo aver scoperto cosa era avvenuto alla ragazza la sera precedente in discoteca. Subitogli uomini dell'Arma hanno, come da protocollo, raccolto il terribile racconto, ancora confuso, della 18enne e disposto, di concerto con la Procura di Treviso, lo svolgimento di ulteriori accertamenti clinici che si sono svolti nell'ospedale di Treviso.
Al vaglio degli investigatori dell'Arma c'è ovviamente anche la descrizione e l'identikit del presunto autore della violenza, le testimonianze dei presenti, di altri possibili testimoni e l'analisi attente di eventuali immagini immortalate dalle telecamere di videosorveglianza presenti all'interno e all'esterno della discoteca di Spresiano. Impossibile per ora stabilire se il drink bevuto dalla ragazza sia stato drogato con qualche sostanza che ne possa aver allentato le difese, rendendola più malleabile alle bramosie del violentatore che potrebbe anche essersi servito di un complice per mettere a segno un piano tanto odioso e criminale. In questo senso saranno fondamentali i risultati delle analisi del sangue, esami in cui potrebbero giungere riscontro di questi sospetti. 
Le indagini per arrivare alla verità circa il presunto violentatore potrebbero produrre effetti già nelle prossime ore: è un auspicio più che mai sentito dai molti che frequentano una struttura, l'Odissea di Spresiano appunto, certamente all'avanguardia proprio per quanto riguarda la sicurezza.
Nicola Cendron
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