Smog alle stelle, l'appello del sindaco Conte: «Ricreazione al chiuso per i bimbi»

Domenica 30 Gennaio 2022 di Paolo Calia
Il sindaco di Treviso Mario Conte invita gli istituti a non far fare ricreazione all'aperto agli alunni

TREVISO - «In questi giorni i livelli di inquinamento nell’aria sono alti. Sarebbe quindi meglio che le scuole evitassero la ricreazione dei bambini in giardino. Meglio in spazi chiusi è climatizzati». Il sindaco Mario Conte lancia un appello accorato e si rivolge ai presidi trevigiani: meglio tenere i alunni e studenti al chiuso.

Almeno fino alla prossima perturbazione. 


IL PROBLEMA 

L’aria a Treviso, da almeno due settimana, è ammorbata da livelli di polveri sottili che non accennano a calare. In certi orari è quasi irrespirabile. E la combinazione tra temperature basse, cielo sereno e assenza di pioggia, moltiplica i problemi. In città è scattato il livello “rosso” dell’ordinanza antismog che ha introdotto ulteriori limitazioni al traffico limitando, oltre alla circolazione dei modelli più vecchi, anche quella dei furgoni commerciali. Ma i dati dell’Arpav non mostrano segnali di miglioramento. Da mercoledì il livello più basso della concentrazione di polveri sottili nell’aria è stato di 83 microgrammi, quando il limite massimo da non superare è 50, toccato mercoledì. Poi un crescendo: 99 giovedì e 88 venerdì, con un picco di 170 microgrammi verso le 18. Ieri la situazione è leggermente migliorata, ma l’allerta resta alta. E il sindaco, consapevole che la salute va comunque tutelata, si rivolge alle scuole e invita i presidi a pensare a delle alternative alla ricreazione in giardino.


L’ANALISI

L’idea è di mandare una lettera per invitare i responsabili dei vari istituti a valutare l’opportunità di far stare i propri studenti il minor tempo possibile all’aperto. Non ci sarà un’ordinanza, complicata in un periodo dove i protocolli anti-Covid prevedono comunque frequenti areazioni dei locali aprendo porte e finestre, ma una comunque una comunicazione ufficiale. «Di sicuro ne parlerò, nelle prossime ore, con l’assessore all’Ambiente e alla Scuola per cercare di aprire un dialogo con gli istituti scolastici - assicura Conte - mi rendo conto che per i nostri bambini, oggi, passare del tempo all’aria aperta non è esattamente sano. E quindi, visto che sono anche il responsabile della salute pubblica in città, farò questo invito di trovare soluzioni alternative che possano compensare la tradizionale ricreazione all’aperto con altri momenti di svago». Ma i fronti aperti sono anche altri. Ad esempio il traffico: «L’appello che faccio a ogni singolo cittadino è di cercare di correggere le proprie abitudini. Se possiamo non utilizzare l’auto, non facciamolo. Se possiamo abbassare un po’ il riscaldamento, cerchiamo di farlo. E soprattutto se dobbiamo stare all’aria aperta spostiamoci in zona meno inquinate».


LE CONDIZIONI

Il sindaco ammette, insomma, che la situazione non è delle più facili: «È un periodo complicato. Gli indicatori della qualità dell’aria sono davvero preoccupanti ma ci rendiamo anche conto che non dipende solo da noi. Il bacino padano è evidente come stia soffrendo in modo particolare questa mancanza di piogge. E il periodo dove i riscaldamenti sono accessi, non piove, il tutto unito al contesto geografico, sta portando a una qualità dell’aria davvero pessima. L’invito che faccio ai cittadini è di prestare attenzione. Non fa bene respirare quest’aria». E di qui il nuovo appello: «Al di là della domenica ecologica cerchiamo di limitare al massimo i movimenti in auto, cerchiamo anche di utilizzare al minimo i riscaldamenti». E infine ancora le scuole: « Capisco che ci siano dei pro e dei contro. Dobbiamo tenere conto del protocollo anti-Covid e non è semplice. Dobbiamo però salvaguardare la nostra salute sia dal virus e, in questo momento, anche dalle polveri sottili. Che hanno raggiunto livello davvero alti».

Ultimo aggiornamento: 31 Gennaio, 12:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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