TREVISO - Scritte contro il sindaco Giovanni Manildo e contro il prefetto Maria Augusta Marrosu sono comparse la scorsa notte in vari punti della città. Le frasi sono state tracciate con lo spray anche sull'asfalto davanti a casa di Manildo e sul marciapiede di fronte al municipio a Ca' Sugana.
La replica del sindaco non si è fatta attendere: «Non mi disturba il contenuto delle frasi, ognuno la pensa come vuole. Ma condanno fortemente le modalità: soprattutto se oltre all’abitazione privata si oltraggia la casa di tutti i cittadini. L'abitazione privata è quanto di più intimo esista. Permettersi di violarla è un atto gravissimo, ma ciò che è ancora più grave è che abbiamo speso soldi pubblici per ripulire le scritte dal marciapiede di Ca’ Sugana, oltre che dal Calmaggiore e dall’ex acquedotto in via Lanceri di Novara. Preferivamo destinare quei soldi a una famiglia in difficoltà. È già pronta la denuncia contro ignoti al fine di recuperare i soldi della collettività».
Ultimo aggiornamento: 17:46
La replica del sindaco non si è fatta attendere: «Non mi disturba il contenuto delle frasi, ognuno la pensa come vuole. Ma condanno fortemente le modalità: soprattutto se oltre all’abitazione privata si oltraggia la casa di tutti i cittadini. L'abitazione privata è quanto di più intimo esista. Permettersi di violarla è un atto gravissimo, ma ciò che è ancora più grave è che abbiamo speso soldi pubblici per ripulire le scritte dal marciapiede di Ca’ Sugana, oltre che dal Calmaggiore e dall’ex acquedotto in via Lanceri di Novara. Preferivamo destinare quei soldi a una famiglia in difficoltà. È già pronta la denuncia contro ignoti al fine di recuperare i soldi della collettività».
