TREVISO - Il sindaco di Treviso, Giovanni Manildo, e quello di Casier (Treviso), Miriam Giuriati, hanno ribadito oggi alla Prefettura la contrietà all'utilizzo dell'ex caserma Serena - dove si trova il gruppo di profughi spostati dopo gli incidenti di Quinto - come hub regionale per lo smistamento dei migranti. Manildo e Giuriati ne hanno parlato in un colloquio con viceprefetto vicario Pietro Signoriello, che regge la sede in attesa che venga scelto il sostituto di Maria Augusta Marrosu, rimossa l'altro ieri. I sindaci e il funzionario hanno fatto il punto sulla convenzione stipulata tra la Prefettura e la cooperativa che gestisce l'accoglienza. «Abbiamo ribadito a Signoriello - ha detto al termine Manildo - il nostro no all'utilizzo della caserma Serena come hub regionale, e che il territorio non può permettersi altri momenti di tensione come quelli vissuti a Quinto.
«È nostro compito vigilare - ha aggiunto Giuriati - Questa mattina abbiamo chiesto alla Prefettura copia della convenzione stipulata con la cooperativa che svolge il servizio alla caserma Serena. Ci tengo a ribadire che la caserma non è nostra ma del ministero della Difesa e che l'accordo è tra la Prefettura e la cooperativa». «Per noi - ha proseguito il sindaco di Casier - la caserma Serena non può essere un hub. Su quella caserma avevamo dei progetti diversi, anche per questo avevamo fatto richiesta al demanio di poterla ottenere. L'accoglienza diffusa, a mio avviso, è l'unico sistema vero, che non crea problemi alla cittadinanza e alle popolazioni, per gestire un problema che non è più un'emergenza ma un dato di fatto».
Ultimo aggiornamento: 21:02
Un'emergenza umanitaria non può diventare un'emergenza di ordine pubblico. Abbiamo chiesto quindi l'impegno alla Prefettura di svolgere un necessario ruolo di coordinamento. Cosa che, pur nell'attesa della nomina del nuovo prefetto, ci è stata assicurata».
«È nostro compito vigilare - ha aggiunto Giuriati - Questa mattina abbiamo chiesto alla Prefettura copia della convenzione stipulata con la cooperativa che svolge il servizio alla caserma Serena. Ci tengo a ribadire che la caserma non è nostra ma del ministero della Difesa e che l'accordo è tra la Prefettura e la cooperativa». «Per noi - ha proseguito il sindaco di Casier - la caserma Serena non può essere un hub. Su quella caserma avevamo dei progetti diversi, anche per questo avevamo fatto richiesta al demanio di poterla ottenere. L'accoglienza diffusa, a mio avviso, è l'unico sistema vero, che non crea problemi alla cittadinanza e alle popolazioni, per gestire un problema che non è più un'emergenza ma un dato di fatto».
