Profughi, il sindaco Manildo chiude
la porta: «Stavolta diciamo di no»

Lunedì 16 Febbraio 2015
Giovanni Manildo
14
TREVISO - «Questa volta diciamo no». Lo afferma il sindaco di Treviso, Giovanni Manildo, in relazione all'annunciato arrivo nel trevigiano di un nuovo gruppo di profughi dei 150 suddivisi nel Veneto dalla Prefettura di Venezia.



«Abbiamo messo a disposizione il dormitorio, promosso e chiesto un tavolo di concertazione tra i sindaci del territorio al Prefetto. Abbiamo fatto quanto possibile per fronteggiare l'emergenza. Treviso ha fatto la sua parte ma noi, come credo gli altri comuni del territorio, non possiamo continuare a svolgere il ruolo di supplenti dello Stato e dell'Europa» ha aggiunto Manildo.



«Questa volta - conclude - se il Prefetto dovesse chiedercelo dovremmo dire no. Non abbiamo strutture, mezzi e risorse.
Ai delegati del Governo sul territorio chiediamo invece di intervenire con i mezzi a loro disposizione per dare una risposta veloce al problema, anche per evitare che da questa situazione possano scaturire problemi di ordine pubblico».
Ultimo aggiornamento: 19:38

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci