Incidente mortale a Ormelle, il dolore dei parenti: «Erano venuti in Italia per lavorare e hanno trovato la morte, non è giusto»

Lunedì 13 Novembre 2023 di Annalisa Fregonese
Davinder Kumar, la terza vittima

ORMELLE - «Erano venuti qui in Italia per lavorare, per aiutare le loro famiglie e guadagnarsi un futuro migliore, ma hanno trovato la morte. Non è giusto». Ieri, sull'accesso carraio della ditta Poliplast in via Roma, dove venerdì sera è avvenuto il drammatico incidente stradale che ha visto coinvolti quattro giovani di origini indiane, è arrivato lo zio di Vishal Duggal, 23 anni, al momento è l'unico sopravvissuto. All'alba di ieri è infatti deceduto anche il terzo passeggero dell'Audi A3, Davinder Kumar, 26enne (nella foto di copertina) le cui condizioni erano apparse subito disperate.

Era stato ricoverato nel reparto di Neurochirurgia dell'ospedale Ca' Foncello di Treviso, dove era costantemente monitorato. Troppo gravi i traumi riportati nel sinistro: il 26enne non è riuscito a riprendersi ed è morto all'alba di domenica. Mentre subito dopo lo schianto, malgrado i soccorsi tempestivi, i sanitari non avevano potuto far nulla per salvare Gurtej Singh, 27 anni, residente a San Polo di Piave e di Singh Gurdeep, 35enne indiano domiciliato nel comune di Bellaria Igea Marina, arrivato a Cimadolmo da pochi giorni per lavorare nei vigneti della zona. «Sono appena tornato dall'ospedale: mio nipote è grave ancora, è l'unico ad esser vivo, ma è ancora grave, non si è svegliato ha riferito l'uomo in un italiano stentato forse è l'unico che si salverà».

IL LAVORO NEI CAMPI

Dalle informazioni fornite dallo zio, il 23enne è arrivato da solo in Italia, i genitori sono rimasti in India. Abitava a Cordovado, nel Pordenonese, dove risiede pure lo zio al quale si era appoggiato al suo arrivo in Italia, da circa una settimana si era trasferito in via Campagna a Cimadolmo. Lavora nel settore agricolo e aveva cercato casa a Cimadolmo per esser più vicino ai vigneti dove presta la sua opera. Insieme allo zio di Duggal c'era anche il papà del conducente, Gurtej Singh. L'uomo ha voluto vedere di persona il luogo dove suo figlio ha perso la vita, ma non ha espresso alcun commento, devastante il dolore che questa famiglia sta provando. Abitano in un modesto condominio alla fine di vicolo Casa Favorita, una laterale di viale della Repubblica a San Polo di Piave.

IL CORDOGLIO

«Sono arrivati nel nostro comune nel 2019 ha riferito il sindaco sanpolese Nicola Fantuzzi -. Si tratta di una tragedia immane per la nostra comunità, dove sono numerose le persone di origine indiana. A prescindere dalla nazionalità, è un dramma viste le giovani vite spezzate. Continuiamo ad appellarci senza sosta alla prudenza, al rispetto delle regole quando si è in strada». Non è chiaro come Gurtej Singh avesse stretto amicizia con gli altri tre giovani indiani. Si sa che era un giovane solare, sempre disponibile, amante della compagnia. Gli piacevano le automobili, lo si capisce dalle foto che aveva postato nel suo profilo Facebook. Dopo un periodo di lavoro alla Friul Intagli, il colosso del settore legno che si trova nel pordenonese, aveva trovato occupazione più vicino a casa, lavorava alla Lanta di Piavon di Oderzo. Venerdì sera aveva portato gli amici a fare un giretto ad Oderzo stava rientrando a casa poco dopo le 23, non poteva far tardi perchè sabato mattina avrebbe dovuto presentarsi al lavoro. Aveva preso del gelato, ne andava ghiotto, e ne aveva acquistato anche per i genitori, mandando mandato un sms alla mamma per dirle che stava rientrando a casa. Purtroppo le cose sono andate in modo ben più tragico. Dopo il curvone dell'incrocio con via Armentaressa l'Audi A3 è sbandata tutta a sinistra, percorrendo un tratto in rettilineo lungo la banchina stradale, finendo per schiantarsi contro il terrapieno in cemento dell'accesso carraio della ditta Poliplast. In queste ore la famiglia sta decidendo per il funerale. Se svolgerlo nel tempio sikh dove la comunità indiana si ritrova ad Ormelle, oppure se provvedere al rimpatrio delle spoglie in India. Questi tre giovani morti fanno salire a 57 le vittime morte nel 2023 nella Marca per incidenti stradali. Un bilancio pesantissimo, malgrado gli incessanti appelli espressi da più parti alla sicurezza e alla velocità moderata.
 

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