Morto nel cantiere a Montebelluna, processo di Mattia Battistetti: «Gru montata male e irregolarità nel cantiere»

Martedì 27 Febbraio 2024 di Maria Elena Pattaro
Morto nel cantiere a Montebelluna, processo di Mattia Battistetti: «Gru montata male e irregolarità nel cantiere»

MONTEBELLUNA (TREVISO) - Il fermo di sicurezza della gru montata in modo errato, la manutenzione superficiale e la "mala organizzazione" del cantiere. Sono queste, in sintesi, le tre cause che secondo il perito dell'accusa, hanno portato alla morte di Mattia Battistetti. Era il 29 aprile 2021 quando l'operaio di 23 anni è stato schiacciato da un carico di 15 tonnellate, che si era staccato da una delle gru del cantiere edile in cui lavorava.

Ieri mattina si è svolta la seconda udienza del processo che vede imputate sei persone. L'ingegnere incaricato dalla Procura ha esposto in aula le sue conclusioni.


LE CAUSE
L'esperto ha spiegato come la coppiglia fosse compromessa perché montata in modo errato. Si tratta di un "fermo" che impedisce il movimento di una sezione a vite su cui si innesta un dado, su cui si innesta a sua volta il cavo di carico. La spina elastica era più corta del normale (31-32 millimetri a fronte dei 36 previsti) ed era stata inserita in maniera errata. Battendola col martello, il montatore avrebbe provocato una frattura, che mesi dopo avrebbe contribuito al distacco fatale. Che fosse fuori sede e non fosse in grado di trattenere la fune che reggeva il bancale lo dimostrerebbe il grasso presente tutto intorno. Un montatore attento, avrebbe dovuto accorgersene e sostituire il pezzo. Lo stesso vale per chi ha eseguito la manutenzione. Non solo. Secondo il perito ci sarebbero delle responsabilità anche nell'organizzazione del cantiere. Il perito ha fatto notare che lo stato dei luoghi era molto diverso da quello indicato nei documenti redatti dalle aziende e presentati allo Spisal. Il gruista che si stava occupando del carico avrebbe avuto la visuale parzialmente ostruita: per essere sicuro che nessuno sbucasse all'improvviso sotto al carico avrebbe dovuto seguirlo fisicamente. Cosa che però non fece sicché, secondo il perito, il manovratore Loris Durante non si sarebbe accorto che Battistetti e il collega Arben Shukolli, (il 33enne kosovaro rimasto gravemente ferito alla schiena e ad un gamba) erano in corrispondenza del punto di caduta. Da ultimo, il consulente ha ravvisato una mancata vigilanza di due figure preposte al controllo: il coordinatore della sicurezza del cantiere e il responsabile dei lavori.


ALLA SBARRA
Sotto accusa per omicidio colposo in concorso, lesioni colpose gravissime (quelle riportate da Shukolli) e inosservanza delle norme sulla sicurezza, come detto, ci sono sei persone. Si tratta di Andrea Gasparetto, legale rappresentante della Altedil di Trevignano, l'azienda per cui lavorava Mattia, Bruno Salvadori, legale rappresentate della Essebi, la ditta che ha effettuato il montaggio della gru, Loris Durante, che operava sul ponteggio mobile, Gabriele Sernagiotto, coordinatore della sicurezza del cantiere in fase esecutiva di via Magellano, Gian Antonio Bordignon, titolare del cantiere e responsabile dei lavori, e Marco Rossi, dipendente della Bordignon, delegato per la sicurezza e responsabile del servizio prevenzione e protezione.

Ultimo aggiornamento: 10:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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