In 220 su sella e pedali per onorare la memoria di Matteotti con le tappe nei luoghi della sua vita

Lunedì 15 Aprile 2024 di Marco Scarazzatti
Il gruppo alla partenza da piazza Matteotti a Rovigo in onore del martire del fascismo

ROVIGO - Una splendida giornata di sole ha fatto da perfetto scenario alla biciclettata che per tutta la domenica si è dispiegata lungo alcuni dei luoghi del Polesine che hanno visto protagonista Giacomo Matteotti agli albori della sua carriera politica.
Ben 120 gli iscritti all'iniziativa promossa dal comitato provinciale dell’Uisp insieme a Fiab Amici della bicicletta di Rovigo, Provincia, Coop Alleanza 3.0, Libera, associazione culturale Giacomo Matteotti, Emergency, Anpi, circolo Arci La boje Villadose, Polisportiva Granzette, Consorzio università Rovigo, più i Comuni di Rovigo, Costa, Fratta, Villamarzana, Montegrotto Terme (gemellato con Fratta), Villanova del Ghebbo, Bosaro e Arquà Polesine.

Un altro centinaio di ciclisti si è aggiunto fuori prenotazione. Dunque in 220 pedalatori hanno voluto ripercorrere le tracce di Matteotti nell’anno del centenario dalla sua tragica uccisione, dopo il rapimento del 10 giugno 1924 sul lungotevere Arnaldo da Brescia a Roma, per mano di una squadra fascista.


Il ritrovo è avvenuto poco prima delle 9, in piazza Matteotti a Rovigo, proprio davanti alla scultura bronzea dedicata al deputato socialista, nel 1978, dal grande scultore di Falcade, Augusto Murer. Il dito puntato sui colpevoli vuole essere un atto di accusa per assassini e mandanti, ma anche un monito per i posteri. A lungo lo scultore ha pensato a come rappresentare tutto questo e alla fine, tra tanti bozzetti preparati, scelse questo per il suo significato fortemente allegorico, come ha raccontato ai partecipanti lo storico dell'arte Alfredo Sigolo.

IL TOUR
Dopo Rovigo è stata la volta di Costa, dove in piazza San Giovanni Battista e Rocco, presente il sindaco Gian Pietro Rizzatello che ha accolto tra agli altri Giancarlo Moschin (presidente dell'associazione Matteotti) e l'ex sindaco di Rovigo, Edoardo Gaffeo. Da qui la carovana si è spostata a Fratta, al cimitero (dove è presente la tomba della famiglia Matteotti, appositamente restaurata per il centenario matteottiano) e all'esterno della Casa museo Matteotti, oggetto dal 5 febbraio di ingenti lavori di recupero, la cui riapertura è prevista per il 10 giugno. La cittadina mediopolesana ha visto i natali del parlamentare trucidato e poi la sua crescita politica. Ad attendere i ciclisti c’era il sindaco Giuseppe Tasso. In piazza Matteotti il panificio fratelli Bacchin ha preparato 200 panini, prima della sosta tecnica con area ristoro nella palestra comunale. Proprio da Fratta è arrivata l'idea di un poster celebrativo, stampato in 1.924 copie, come l'anno della morte dello statista socialista. A creare questo poster è stato Filippo Dalla Villa di Freskiz comunicate. La fotografia in bianco e nero, iconica e carica della sua forza e determinazione, trascende il tempo, immergendo chi la guarda in un'epoca cruciale. È uno scatto selezionato per catturare lo spirito indomito e la risolutezza di Matteotti.


Prima di fare ritorno a Rovigo sempre in piazza Matteotti, con l'accompagnamento muscale della band Berretto frigio, c'è stata la tappa di Villamarzana, dove tante persone hanno avuto modo di sapere che in questo piccolo paese Matteotti è stato sindaco per due anni, andando poi a visitare il monumento ai 43 Martiri, concepito come simbolo della difesa della democrazia. Oltre al sindaco Daniele Menon, in qualità di oratore era presente Diego Crivellari. Nel primo pomeriggio il rientro a Rovigo.
Angelo Maffione, organizzatore della biciclettata, oltre a dirsi molto soddisfatto per il successo della manifestazione, ha lanciato una proposta: «Sarebbe bello dedicare la sala consiliare della Provincia, a Giacomo Matteotti, che fu membro di quell’aula dal 1910 al 1920, visto che a Maserà il sindaco ha detto di no alla cittadinanza a Matteotti, mantenendo quella a Benito Mussolini».

Ultimo aggiornamento: 17:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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