Negozio storico lascia il centro di Treviso dopo 50 anni, si trasferirà a Venezia: «Me ne vado, qui non c'è più nessuno»

Martedì 27 Giugno 2023 di Elena Filini
Negozio storico lascia il centro di Treviso dopo 50 anni, si trasferirà a Venezia

TREVISO - Adieu Treviso, nuovo negozio a Venezia. Arte Rossato è uno dei negozi storici della città. La prima serranda in Calmaggiore nel 1973 poi dal 1989 varie sedi in Pescheria fino a San Vito. Ma oggi la proprietaria, Elisabetta Burlini ha detto stop. Decisa a lasciare Treviso. Ha trovato un nuovo negozio a Venezia, vicino a Rialto, e fatto il grande salto. La vetrina di collane, bracciali e pietre dure di piazza San Vito resterà illuminata ancora per pochi giorni, il tempo di esaurire le consegne. Poi anche quest’attività chiuderà i battenti in città. «È molto difficile dare questo annuncio dopo 40 anni miei personali a Treviso ,e 50 dalla nascita del primo negozio in Calmaggiore. Il negozio attualmente è chiuso per ferie fino al 12 luglio, riaprirà fino al 31 luglio per le ultime consegne ma per qualsiasi richiesta sono reperibile . Venezia è la nuova destinazione».

Negozio storico lascia Treviso, i motivi

Il drastico calo di clientela in centro è il motivo alla base della decisione: un centro storico svuotato di uffici e con sempre meno residenti, nuove costruzioni dai prezzi proibitivi stanno cambiando il volto della città. Il problema insomma, non è il Post Covid. «Anzi, l’anno dopo il Covid io ho lavorato perchè c’era più gente. In realtà mi stavo guardando in giro da un po’ di tempo. E’ arrivata un’occasione e non ho proprio potuto rifiutarla. Treviso è rimasta senza residenti, gli uffici sono fuori, il turismo non può sostenere un’economia». Arte Rossato si è spostata a Venezia, vicino a Rialto. «Sono in una zona splendida e non pago molto di più d’affitto, mi sono venuti incontro perchè a Venezia cercano negozi di un certo tipo, di qualità. Finalmente ha girato la ruota, non ci ho pensato un attimo».

Il trasferimento

Il trasferimento, dal primo giugno, a Venezia ha dato subito un ottimo riscontro. «E mi è venuto anche il nervoso perchè allora non è l’articolo che non va. Io ad un certo punto mi sono chiesta anche questo, se il problema fossi io, in realtà se non c’è gente non si lavora. In città non c’è nessuno. I negozi in piazza san Vito sono chiusi perchè non lavorano». Burlini si è candidata due volte come consigliera a Treviso: una con Paolo Camolei e l’ultima con Giorgio De Nardi. «Sapevo che fosse una partita difficile. Non ho niente contro Conte come persona ma per noi le cose non stanno andando bene. Sarà anche piena di turisti come dice lui, ma noi non abbiamo riscontro, chiamo delle mie colleghe e loro dicono che non c’è nessuno in giro». E’ comunque difficile lasciare una città in cui si è sempre lavorato, quarant’anni non si dimenticano. «Le clienti sono anche dispiaciute come sono dispiaciuta anch’io. Purtroppo manca anche il ricambio generazionale. Io continuerò a vivere a Treviso e faccio avanti e indietro. E’ più scomodo ma spero che le soddisfazioni siano diverse». Secondo la negoziante nel centro storico manca un vero progetto di città. «Se il centro diventa una dimensione solo mega lusso, cosa faranno le persone normali? Se la visione è per pochi intimi a me non interessa questo tipo di città. E non è una questione politica, si tratta solo di poter lavorare».

Ultimo aggiornamento: 28 Giugno, 12:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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