A 23 anni riapre il negozio del padre morto: «Farò il barbiere come lui»

Mercoledì 14 Giugno 2023 di Gianandrea Rorato
Alberto Griguol il giorno dell'inaugurazione: il primo cliente è il sindaco Pitton
MEDUNA - Meduna ritrova il suo storico negozio di barbiere, e succede per la volontà di Alberto Griguol, 23enne che ha deciso di seguire le orme del padre dopo la sua morte, avvenuta quasi tre anni fa. Franco Griguol si è spento a ottobre 2020, ad appena due mesi dalla scoperta del tumore: aveva 61 anni. Era lo storico barbiere del paese, con il negozio in pieno centro. Quasi tutti da queste parti, prima o dopo, sono passati da lui per tagliarsi i capelli o anche solo per un paio di chiacchiere, come ancora avviene oggi in tanti piccoli centri della Marca. A suo modo, Franco era un’istituzione. Quando venne a mancare, la notizia segnò profondamente la comunità. Aveva lasciato nel dolore tutto il paese, non solo la moglie Paola e i figli Francesca e Alberto. Lunedì proprio Alberto ha voluto riaprire quello stesso negozio, seguendo la tradizione di famiglia e le orme del padre Franco e, prima di lui, dello zio Learco. «Io ce la metterò tutta - assicura il giovane - Devo ringraziare le tantissime persone che hanno creduto in me e che mi hanno spinto verso questa avventura. In questo modo ricordo papà, anche per questo il negozio sarà doppiamente importante. Il primo giorno di lavoro sono passate a trovarmi tantissime persone, si sono fermate per tagliarsi i capelli ma anche per un semplice saluto, per farmi gli auguri per il futuro, ricordando il papà. Tante le persone che mi hanno dato una mano e che hanno permesso prima di potermi formare e poi di aprire il negozio. Spero possa essere un servizio apprezzato da tutta la comunità».

Grazie anche all’aiuto e allo stimolo dei suoi amici, Alberto ha dimostrato di avere non solo le competenze tecniche necessarie, ma anche l’anima e la passione che caratterizzano un vero professionista del settore. Tra l’altro l’apertura della “bottega” è stata voluta e spinta da tanti medunesi che hanno incoraggiato lo stesso Alberto ad alzare la serranda. Dopo un periodo di preparazione all’attività professionale, lunedì c’è stato il taglio del nastro, davanti a decine di presenti e con tanto di benedizione da parte del parroco don Luigi Nonis. Il primo “cliente”, per così dire, è stato il sindaco Arnaldo Pitton che, con una buona dose di autoironia, ha voluto comunque sedersi sulla comoda poltrona di fronte allo specchio, proprio come si divertiva a fare col padre Franco.

Dopo il taglio del nastro e un fragoroso applauso dei presenti, il primo cittadino ha commentato: «La scelta di Alberto è un esempio meraviglioso di “continuità” e impegno verso le nostre radici. Il barbiere è da sempre un punto di riferimento nella vita di una comunità. In questi tempi di rapido cambiamento, è incoraggiante vedere che le nostre tradizioni non vengono dimenticate, ma anzi vengono onorate e preservate con tanto amore e dedizione. Siamo orgogliosi di vedere la continuità familiare, perché questo dimostra l’importanza delle radici e dell’eredità culturale che possediamo». E ancora: «Questo nuovo inizio rappresenta anche una testimonianza del duro lavoro e della determinazione di Alberto nel portare avanti l’eredità di suo padre e suo zio. Desidero ringraziare Alberto per la sua scelta di investire nella nostra comunità e mi congratulo per questa nuova avventura anche da parte di tutta l’amministrazione comunale».
Ultimo aggiornamento: 17:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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