San Cipriano di Roncade invasa dalle mosche, fioccano le segnalazioni dei cittadini in Comune. Si ricercano le cause

Domenica 6 Novembre 2022 di Redazione Treviso
Invasione di mosche a San Cipriano di Roncade
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RONCADE (TREVISO) -  Una vera e propria invasione di mosche. È successo ieri mattina, 5 novembre, a San Cipriano di Roncade lungo i campi agricoli nei pressi di via San Pio X verso Casale sul Sile. Molteplici le segnalazioni giunte al Comune durante tutta la mattinata, con i cittadini che anche attraverso i social hanno lamentato un'anormale e spiacevole presenza di sciami di mosche in tutta l'area. Una vasta zona dal raggio di un chilometro dove sono presenti sia abitazioni private che allevamenti, motivo per il quale non è ancora stato possibile riscontrare l'effettiva origine del problema che non pochi disagi ha causato in tutta la frazione.
L'ipotesi più plausibile, subito al vaglio dei tecnici comunali, è che possa essersi trattato di uno spargimento di pollina fresca, ovvero deiezioni di origine avicola. Un'operazione illegittima (visto anche il divieto di spargimento di qualsiasi tipo di liquami in vigore su tutto il suolo comunale dallo scorso 1 ottobre al 30 aprile 2023) che sarebbe stata condotta con poca accortezza visto che la pollina non sarebbe stata interrata né arata in alcun modo, provocando così una vasta proliferazione di larve di mosche.

L'amministrazione

«Appena avuta notizia del problema abbiamo subito avviato i controlli della Polizia locale e ci siamo interfacciati con il Servizio Veterinario dell'Usl 2 - commenta la sindaca di Roncade, Pieranna Zottarelli - In questi casi bisogna agire celermente in modo da poter permettere ai tecnici specializzati dell'Azienda sanitaria di intervenire per eliminare il problema. Il territorio dove si è però verificato lo sversamento è abbastanza vasto e quindi non è facile risalire agli autori e al terreno dove è stato effettuato». «Nonostante le verifiche della polizia locale abbiamo anche immediatamente chiesto ai cittadini di dare una mano nelle ricerche, ma purtroppo ancora non abbiamo ottenuto risultati - continua la prima cittadina roncadese - In ogni caso, ricordo come il regolamento di polizia urbana vieti di far proliferare le larve delle mosche, utilizzando all'occorrenza anche i necessari prodotti antilarvali. Dovremo quindi accertare chi e perché ha commesso questa azione illegittima. Chi ha sbagliato sarà sanzionato». Tra le ipotesi valutate anche quella che vedrebbe alla base della proliferazione di mosche una incapacità tecnica nelle operazioni di sversamento o una carenza di macchinari adatti alle stesse.

L'altro fronte

Il caso si innesta comunque all'interno delle polemiche emerse negli ultimi giorni in merito alla diatriba sul futuro ampliamento dell'azienda Suinal a Musestre che punta a raggiungere oltre 5mila postazioni per l'allevamento di suini. Una scelta legittima che non vede però l'avallo del Comune né di gran parte della cittadinanza che lamenta possibili ripercussioni in merito ad un eventuale inquinamento ambientale, a un aumento del traffico viario e possibili ricadute sulla salute pubblica. Tutte accuse che però l'azienda ha sempre rispedito al mittente.
 

Ultimo aggiornamento: 7 Novembre, 09:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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