SOLIGO (TREVISO) - Dopo le grandinate che hanno devastato tetti, vigneti, auto e capannoni la settimana scorsa, Pieve Di Soligo e ripiombata nell'incubo del maltempo. Ieri una tempesta di vento e pioggia si è sfogata proprio qui, in Sinistra Piave. Il sindaco Soldan l'ha definita a tutti gli effetti una tromba d'aria. A ben vedere, i danni sono stati registrati lungo una linea di circa 2 chilometri. In via Brandolini un enorme platano, all'altezza del civico 111 è stato sradicato dal fortunale che ha colpito la zona alle 17.45.
CINQUE MINUTI DI PAURA
Sul posto sono immediatamente arrivate alcune squadre dei vigili del fuoco di Treviso (una ventina le richieste di intervento ricevute solo da questa zona) che sono stati aiutati dai volontari della Protezione civile, dagli alpini coordinati dal capogruppo Albino Bertazzon e da numerosi volontari che hanno messo a disposizione alcuni trattori per aiutare nelle operazioni di rimozione degli alberi caduti in strada. «Sono stati cinque minuti di inferno - allarga le braccia il sindaco di Pieve Stefano Soldan -. Pensavamo che con la grandinata della scorsa settimana fosse solo un brutto ricordo da dimenticare, e invece stiamo valutando i danni di questa nuova tromba d'aria che ha abbattuto alberi, devastato vigneti e colture e scoperchiato un maneggio, oltre che a diverse aziende della zona che hanno visto letteralmente volare via i tetti. Ringrazio i volontari della Protezione civile che si sono uniti ai vigili del fuoco, prontamente intervenuti per mettere l'area in sicurezza e anche i volontari locali, cittadini che con i loro mezzi agricoli hanno dato una mano nello sgombero del pesante albero».
I VOLONTARI
«È un miracolo che nessuno si sia fatto male - sottolinea Albino Bertazzon capogruppo degli alpini -. In via S. Martino, un albero di grandi dimensioni è caduto per fortuna all'interno di un giardino privato senza causare danni a cose o persone, mentre la casa colonica attigua, probabilmente adibita a solo magazzino attrezzi è stata completamente scoperchiata dal vento fortissimo». Ovunque in centro fogliame e ramaglie che segnano il passaggio del vento che nella zona industriale ha scoperchiato almeno due capannoni di altrettante aziende. I proprietari si sono dati da fare fino a tarda serata per coprire i tetti danneggiati con dei pesanti teloni e allargano le braccia sconsolati senza voler commentare l'ennesimo disastro che sembra voler tenere in sospeso tutti ogni volta che il cielo verso il Garda si oscura. A Farra il vento ha scoperchiato il Circolo Ippico Tarvisium Stella. «È stata scoperchiata completamente la scuderia del maneggio. Nessun ferito grazie al cielo ne tra le persone ne i cavalli. Stiamo ancora cercando di capire l'estensione dei danni anche nel nostro Comune dove la settimana scorsa abbiamo dovuto rimuovere una trentina di alberi caduti, oltre che agli ingenti danni alle auto, ai tetti, allo colture e ai vigneti» fa il punto il sindaco. Poco distante, un campo di mais assomiglia ad un insieme di stuzzicadenti: il vento ha atterrato tutto quello che si era salvato dalla grandinata della settimana scorsa. Il cielo è ovunque carico di nubi nere che non promettono nulla di buono con un meteo che sembra impazzito e non vuole dare tregua.
A Pieve di Soligo, allagati numerosi scantinati di abitazioni, alberi abbatuti dal vento. Maltempo anche a Mareno di Piave e Cordignano. In tutto ai vigili del fuoco sono arrivate una 20ina di segnalazioni in un'ora, a partire dalle 18.30, per alberi e rami pericolanti e qualche copertura divelta.
