Maltempo, edifici danneggiati in tutto il trevigiano, lettera al premier: «Prorogate i bonus»

Venerdì 28 Luglio 2023 di Claudia Borsoi
Maltempo, edifici danneggiati in tutto il trevigiano, lettera al premier

TREVISO - Prorogare, per i territori colpiti dal maltempo, la scadenza del superbonus 110% per gli interventi di efficientamento energetico e di consolidamento statico o di riduzione del rischio sismico eseguiti su edifici. La richiesta, indirizzata al Governo, porta la firma del sindaco di Pieve di Soligo Stefano Soldan, che ha voluto dare voce ad una sollecitazione arrivata dal territorio, dalla gente che in queste ore si trova a fare i conti con cantiere aperti e con i danni causati dall’importante grandinata unita al forte vento. «Una richiesta – spiega Soldan – che parte da una serie di riflessioni che ho fatto e condiviso in questi giorni con costruttori e cittadini, tenuto conto che, anche a seguito di questo evento meteo, ci sono famiglie e imprese in difficoltà nel gestire le scadenze del 110%».


TEMPI STRETTISSIMI
Il bonus, che consente in 10 anni di recuperare fiscalmente l’agevolazione, è stato prorogato fino al 30 settembre per le villette. Per i condomini invece la scadenza è il 31 dicembre 2023. «Questi eventi meteo straordinari – afferma il sindaco di Pieve di Soligo – hanno provato gravi danni e anche la necessità di rivedere tempi e scadenze dei cantieri che, se eseguiti con il 110%, hanno dei tempi limite per la rendicontazione. Dal territorio è emersa l’esigenza che venga valutata una legge di proroga, affinché siano concessi dai tre ai sei mesi in più di tempo e che i prezzi delle materie in campo edile vengano bloccati così da evitare speculazioni. Concedere una proroga di tempo per completare una procedura, già di suo complessa, credo sia una scelta di buon senso che lo Stato deve fare». La lettera, che sintetizza la richiesta e firmata dal sindaco di Pieve di Soligo, viene indirizzata al presidente del consiglio Giorgia Meloni e a tutto il consiglio dei ministri, oltre che ai parlamentari. «Mi auguro – l’auspicio di Soldan – che la nostra richiesta possa essere accolta. Ovviamente varrà solo per le pratiche già avviate nelle regioni che sono state coinvolte da questi eventi meteo e che hanno avviato la procedura per dichiarare lo stato di emergenza. Non viene chiesto l’impossibile, ma di prendere in seria considerazione la richiesta di prorogare le scadenze dai tre ai sei mesi».


LA CONTA DEI DANNI
La conta dei danni patiti dal patrimonio pubblico e privato, oltre che dalle colture, è ancora aperta. «Stiamo censendo tutti i danni, dai lampioni rotti ai tetti danneggiati, una conta che richiederà del tempo» afferma il sindaco di Pieve di Soligo, tra i comuni più colpiti dalla grandinata di lunedì sera. Importanti i danni patiti dai privati: auto mitragliate, su carrozzeria e vetri, dalla grandine, abbaini sfondati, coppi sbriciolati dalla grandine, coperture divelte. Tutti i comuni, con indicazioni riportate sui relativi siti internet, invitano i cittadini a documentare con foto i danni patiti in attesa di avere precise indicazioni dalla regione Veneto su come avviare le domande di risarcimento. Grande anche la collaborazione sul territorio, fra enti e popolazione, come sottolineato anche dai sindaci. A Farra di Soligo si concluderanno oggi i lavori di pulizia del torrente Raboso il cui greto si è riempito di alberi e ramaglie dopo il maltempo di lunedì. Opera una ditta su incarico del Genio Civile di Treviso. A sollecitare l’intervento, necessario per prevenire esondazioni in caso di nuove abbondanti piogge, è stato il sindaco Mattia Perecin. A Refrontolo orario flessibile di chiusura per il Card di via Boschi così da consentire lo smaltimento dei rifiuti originati dal maltempo: sabato sarà aperto dalle 9 alle 12 e poi dalle 14. A Colle Umberto oggi, dalle 9.30 alle 11, la protezione civile consegna nei magazzini comunali di via De Gasperi sacchi di sabbia ai cittadini per interventi di messa in sicurezza.


LA TASK FORCE
«Sono state colpite aziende, vigneti, coltivazioni, locali pubblici e abitazioni private con perdite stimabili in molti milioni di euro, in un’area a forte densità di attività economiche». Alberto Zanatta, vicepresidente vicario di Confindustria Veneto Est delegato per Treviso, esprime la massima vicinanza «alle famiglie, alle comunità e alle imprese colpite così pesantemente dagli eventi metereologici nella Sinistra Piave, che seguono ad altri episodi gravi di danni da maltempo che si sono susseguiti in questi giorni in tutto il territorio trevigiano e veneto». L’associazione imprenditoriale, già nei giorni scorsi, ha costituito una task force dedicata a supportare le aziende associate nella relazione con le amministrazioni pubbliche, le assicurazioni e il sistema finanziario per limitare al massimo le ripercussioni sull’attività e fornire assistenza nelle richieste di risarcimento e di altre misure previste. «Lo stato di calamità chiesto per tempo dalla Regione Veneto - sottolinea Zanatta - è opportuno e doveroso e ci faremo parte attiva anche con il Governo affinché si arrivi presto ad uno stanziamento che possa offrire un primo sostegno a tutti i soggetti colpiti da questa emergenza, che rischia seriamente di avere pesanti ripercussioni sulla nostra economia e nella vita di migliaia di persone».

Ultimo aggiornamento: 07:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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