CAPPELLA MAGGIORE (TREVISO) - Il vandalo dei 30 all’ora ha le ore contate. Gli investigatori stanno stringendo il cerchio su chi giovedì sera ha fatto strage di cartelli stradali in via Cal Alta. Il responsabile, a bordo di un trattore, ne ha fatti cadere cinque: erano stati installati poco più di 24 ore prima, per sancire l’entrata in vigore del nuovo limite. Sono parecchi gli elementi in mano agli inquirenti: la testimonianza di una cittadina che ha assistito all’atto vandalico, le tracce lasciate dal mezzo agricolo e il malcontento esternato sui social dai detrattori del nuovo limite. Non solo: i carabinieri stanno acquisendo eventuali filmati delle telecamere private posizionate in via Cal Alta. Gli occhi elettronici potrebbero aver immortalato il passaggio del veicolo subito prima o subito dopo il blitz.
IL RAID
Il raid vandalico è stato messo a segno giovedì intorno alle 22 utilizzando un trattore di grosse dimensioni, come testimoniato dai segni sulla terra lasciati dagli pneumatici nei pressi dei pali abbattuti e anche da una signora che ha visto il mezzo agricolo transitare per la laterale di via Campagnole.
Il 26 gennaio il comando di polizia locale aveva firmato l’ordinanza che istituisce i nuovi limiti di velocità in alcuni tratti a risposta delle numerose richieste di sicurezza per pedoni e ciclisti arrivate in municipio. Il limite di velocità è sceso da 50 a 30 in via Cal Alta (tra l’intersezione con via Campagnole e via Molinera), in via Livel (nel tratto compreso tra la scuola media e il supermercato Visotto), in via Cal della Veia (tra l’intersezione con via dei March e il confine con Vittorio Veneto), in tutta via Sant’Apollonia e nella zona centrale di Cappella Maggiore (da via della Paglia all’altezza della scuola elementare fino alla rotatoria Da Bucco). In via Crispi che conduce alle Fratte di Fregona il limite è invece passato 90 a 50. Provvedimenti che hanno innescato diversi malumori tra i cittadini che, dalle critiche sui social, sono passati all’abbattimento dei cartelli. Per evitare che i pali fossero anche portati via dopo esser stati abbattuti, venerdì il comune ha provveduto a rimuoverli. Ne è rimasto - tra quelli piegati dal colpo dato dalla ruota del trattore - solo uno, posto all’angolo con via Campagnole, perché cementato nell’asfalto.
IL PRECEDENTE
Non è la prima volta che a Cappella Maggiore si risponde con un reato a provvedimenti che non si condividono: in via Sant’Apollonia lo scorso anno erano stati rubati i dissuasori in plastica posizionati a terra. «Andando più piano - conclude Barazza - l’automobilista vede prima il rischio e l’aver introdotto il limite 30 in area scandite da scuole, edifici sportivi e nel centro o perché strade strette teatro di incidenti, significa responsabilizzare chiunque di noi a moderare la velocità e a fare più attenzione».