Lega, Stefani apre al ritorno di Muraro "pentito": «C'è spazio per tutti, ma niente cariche»

Il segretario regionale accoglie il mea culpa dell’ex presidente della Provincia che ha definito un errore aver lasciato il Carroccio

Domenica 4 Febbraio 2024 di Paolo Calia
Leonardo Muraro

TREVISO -  La Lega non chiude a un ritorno di Leonardo Muraro, ex presidente della Provincia, uscito dal partito ormai dieci anni fa travolto dal tracollo di Flavio Tosi, allora segretario regionale silurato ed epurato.

Muraro si è pentito di aver lasciato il partito in cui ha militato per 23 anni. E lo ha ammesso in un’intervista rilasciata al Gazzettino che sta suscitando molto scalpore. E oggi Alberto Stefani, attuale numero uno in Veneto del Carroccio e vicinissimo a Matteo Salvini, tende la mano: «La Lega è aperta all’impegno di tutti, soprattutto se disgiunto dall’interesse a candidature», dice. Esattamente quello che si è augurato Muraro: «Se la Lega mi richiamasse penso che lo prenderei in considerazione. E potrei dire di sì. E lo direi senza la prospettiva di carica o promesse di alcun tipo. Lo farei solo per gli ideali», ha specificato. Da queste parole è partito tutto. E la posizione di Stefani non è certo una porta chiusa in faccia. Anzi.


LA REAZIONE
L’ex presidente della Provincia, lontano dalla politica dal 2016, continua ad avere un suo peso soprattutto nel moglianese. Il suo pentimento, l’aver ammesso che seguire Tosi è stato uno sbaglio che ora non rifarebbe e l’essere rimasto lontano da ogni impegno pubblico per così tanto tempo nonostante le molte offerte, hanno fatto breccia in una fetta importante della Lega. A cominciare da Stefani. Ieri il segretario ha compiuto un giro di telefonate tra i suoi referenti nel territorio per capire come poteva essere accolto un ritorno dell’ex presidente, anche solo come sostenitore. Le reazioni sono state positive. Poi ha voluto tradurre il tutto in un post pubblicato nelle sue pagine social, che ha preso un “like” anche dal gruppo della Lega di Mogliano: se non è un segnale questo. «Mi fa piacere che Leonardo Muraro, ex Presidente della Provincia di Treviso, abbia speso parole di stima per la Lega - ha scritto Stefani – i fatti e i numeri hanno smentito amaramente chi sperava in fuoriuscite o diaspore post-congressuali: la Lega in Veneto è un partito che continua a crescere, soprattutto tra gli amministratori. La Lega è aperta all’impegno di tutti, soprattutto se disgiunto dall’interesse a candidature. Lavoriamo per tornare il primo partito del Veneto, un lavoro che richiede tempo, passione, spirito di sacrificio, risultati, a partire dall’autonomia. Le polemiche le lasciamo agli altri. Noi siamo leghisti e siamo pronti per affrontare la sfida». 


IL PRECEDENTE
Del resto la politica dei “ritorni” illustri è l’arma scelta da Stefani per ribattere ai mal di pancia di chi medita invece di uscire dal Carroccio. Nel bellunese, per esempio, l’ex deputato Paolo Bampo, per tre legislature in Parlamento dove ha ricoperto anche la carica di presidente della Commissione Difesa, è tornato nel Carroccio dopo esserne stato fuori a lungo. Ed è stato accolto con tanto di “ben tornato” da parte della segreteria regionale e nessuna garanzia di posti o candidature. E la stessa cosa potrebbe capitare con Muraro. 

Ultimo aggiornamento: 17:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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