Lavoro in nero e senza sicurezza in diverse realtà del trevigiano: maxi multa da 215mila euro

Sabato 24 Giugno 2023 di Redazione web
Lavoro in nero e senza sicurezza in diverse realtà del trevigiano: maxi multa da 215mila euro

TREVISO - Lavoro in nero, 7 attività sospese e 22 aziende sanzionate per mancata sicurezza: multe per 215mila euro. Il Nucleo Ispettorato Carabinieri del Lavoro di Treviso, con la collaborazione degli assetti territoriali del Comando Provinciale dell’Arma e del personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro, nell’ambito delle attività finalizzate a prevenire e reprimere i fenomeni dello sfruttamento del lavoro e a verificare il rispetto della normativa sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro, ha svolto diversi controlli che hanno interessato i settori dell’edilizia, dell’agricoltura e del commercio. 

Le indagini

Nel corso dell’attività ispettiva, svolta su tutto il territorio provinciale, sono state sospese complessivamente 7 attività imprenditoriali (6 per gravi violazioni in materia di sicurezza e una per l’impego di lavoratori in nero) e sono state individuate numerose inadempienze in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. In particolare, nel corso di un controllo effettuato a Castelfranco Veneto, è stata sospesa l’attività di un ristorante etnico gestito da cittadini cinesi all’interno del quale sono state trovate tre lavoratrici impiegate come cameriere in totale carenza previdenziale e assicurativa, oltre a riscontrare numerose violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. E' anche stata riscontrata la presenza di una lavoratrice in nero impiegata come segretaria all’interno di uno studio dentistico nel centro di Treviso. Un altro lavoratore impiegato in totale carenza previdenziale ed assicurativa e stato individuato mentre lavorava in un cantiere edile di Cordignano. In questa circostanza si è proceduto con la sospensione dell’attività imprenditoriale in quanto il lavoratore stava svolgendo lavori in quota senza l’adozione di idonei sistemi di protezione contro le cadute dall’alto, con conseguente sospensione dell’attività imprenditoriale. Sempre in riferimento alle gravi violazioni in materia di sicurezza, sono state sospese le attività all’interno di altri tre cantieri situati nei Comuni di Mareno di Piave, Gorgo al Monticano e Santa Lucia di Piave in quanto non erano stati predisposti idonei sistemi di protezione contro le cadute dall’alto. I militari hanno anche sospeso l’attività di due aziende agricole operanti nei Comuni di San Fior e Colle Umberto, in quanto stavano svolgendo attività di potatura delle piante utilizzando una Piattaforme di Lavoro Mobile Elevabile senza i previsti dispositivi di protezione contro le cadute dall’alto. Nel corso dei vari controlli venivano inoltre riscontrate numerosi violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, tra le quali l’omesso aggiornamento del documento di valutazione dei rischi, l’omessa nomina del medico competente e l’omessa formazione dei lavoratori. Complessivamente, i controlli effettuati hanno permesso di riscontrare numerose violazioni in materia giuslavoristica e di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro, a seguito delle quali sono state irrogate sanzioni per circa 215mila euro.

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