Mancano professori di italiano, nel trevigiano le cattedre rimangono vuote e 300 studenti non fanno lezione

Domenica 13 Novembre 2022 di Mauro Favaro
Mancano professori di italiano a Treviso

TREVISO - Sono oltre 300 gli studenti che da ormai un mese non fanno più italiano. Il trasferimento degli insegnanti appena immessi in ruolo ha lasciato cattedre scoperte. E per queste bisogna ricominciare la procedura daccapo. Il problema riguarda soprattutto le medie. Le scuole si arrangiano come possono: dalle supplenze assegnate ai vari docenti del potenziamento al coinvolgimento degli insegnanti di sostegno, fino alla temporanea suddivisione degli alunni in altre classi. «C'è una particolare carenza di insegnanti di italiano» allarga le braccia Barbara Sardella, dirigente dell'ufficio scolastico di Treviso.

Le ragioni

La staffetta in corsa tra i supplenti nominati fino ad avente diritto e quelli immessi in ruolo attraverso il concorso straordinario ha fatto saltare il quadro disegnato a settembre. «Mancano ancora una quindicina di insegnanti di italiano fa il punto Giuseppe Morgante (Uil Scuola) il cambio dei docenti durante l'anno scolastico ha provocato un enorme disagio». Perché a novembre mancano così tanti docenti? Tutto nasce dal meccanismo pensato per le ultime immissioni in ruolo. Nella Marca erano state accantonate in tutto 458 cattedre, cioè riservate a chi doveva arrivare dal concorso. A settembre erano state coperte assegnando supplenze con clausola rescissoria. A seguito dei risultati del concorso, gli insegnanti che hanno ottenuto l'immissione in ruolo nelle varie sedi sono andati a prendere il posto di questi supplenti temporanei. Per farlo, però, hanno lasciato libere le cattedre che avevano ottenuto all'inizio dell'anno scolastico, quand'erano ancora precari, attraverso le graduatorie provinciali per le supplenze (Gps). Un sistema che a conti fatti sta portando i ragazzi a vedere oltre 900 sostituzioni in cattedra. E adesso coprire i posti rimasti vuoti è tutt'altro che semplice. «Bisogna tornare a scorrere le Gps specifica il sindacalista della Uil e nel frattempo le scuole non possono assegnare supplenze in modo diretto, tramite graduatoria d'istituto o messe a disposizione: prima bisogna arrivare all'esaurimento delle graduatorie provinciali».

Il risultato

Ecco perché ci si sta arrangiando con supplenti interni. Il risultato è che in alcune classi si va avanti ormai da diverse settimane senza insegnante di italiano. «Le ore vengono comunque coperte. I ragazzi non vengono mandati a casa - sottolinea Morgante - gli insegnanti affrontano l'emergenza nel migliore dei modi. Fatto sta che si non si fa la materia». Difficoltà confermate dall'ufficio scolastico di Treviso. «Quella di italiano è una delle classi di concorso più critiche spiega Sardella le cattedre restano vacanti perché dobbiamo continuare con le nomine fino a quando le graduatorie non risultano esaurite. E di conseguenza le scuole non possono assegnare le supplenze». I presidi hanno già chiesto all'ex provveditorato di poter accelerare chiamando i supplenti in modo autonomo. Ma le regole sono queste. La speranza è riuscire a nominare tutti i supplenti entro questo mese. Per altre materie, però, gli strascichi saranno ancora più lunghi. «Non tutti i concorsi si concluderanno entro dicembre», avverte Sardella. Il nodo più complesso riguarda gli insegnanti di sostegno. «In questo caso continueremo a scorrere le graduatorie fino alla fine dell'anno», prevede la dirigente. Finiti gli specializzati, infatti, bisogna mettere insieme tutte le graduatorie.

 

Ultimo aggiornamento: 17:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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