Neve sparata col cannone per una pista da snowboard nel campus, H-Farm travolta dalla bufera green: «Enorme spreco di risorse»

Venerdì 17 Dicembre 2021 di Benedetta
H Farm
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RONCADE - Innevare artificialmente il prato del Campus in occasione della festa di fine anno di studenti e dipendenti, ma anche promuovere un progetto di sensibilizzazione sulla montagna. Doveva essere questa l'iniziativa di H-Farm, il campus a Ca' Tron di Roncade dedicato a studenti, professionisti, imprenditori e appassionati di innovazione, che nei canali social aveva pubblicato un video con tanto di sponsor e didascalia: «Qualcosa di magico e un po' folle sta per succedere». Peccato che il tentativo di innevamento artificiale, effettuato martedì sera, 14 dicembre, sia fallito. Il cannone sparaneve, protagonista di quello che doveva essere l'effetto speciale, è stato posizionato sopra la biblioteca del campus con l'obiettivo proprio di imbiancare il prato di fronte. La neve, però, che secondo l'azienda si sarebbe dovuta ricavare da acqua di recupero e utilizzando energia pulita, non si è formata a causa delle temperature poco idonee, visto che l'area si trova a pochi centinaia di metri dal limite della laguna di Venezia.

La neve avrebbe dovuto ricoprire alcune superfici curve costruite lo scorso anno per ospitare la pratica dello skateboard, ma di neve non c'è stata nemmeno l'ombra.

LA POLEMICA
Le associazioni ambientaliste, in particolare Legambiente Treviso e Legambiente Piavenire, hanno contestato l'iniziativa che rischierebbe di avere un impatto negativo sull'ecosistema, a ridosso del fiume Sile. Ma il progetto, quello di sostituire in queste zone la neve naturale con quella artificiale, si presenterebbe anche come uno schiaffo al futuro di quegli stessi studenti che il Campus ospita. «In piena crisi climatica ed emergenza idrica, con la pianura veneta maglia nera europea per l'inquinamento atmosferico, H-Farm, che si presenta come la scuola del futuro, posiziona un cannone sparaneve per innevare parte del suo prato -dicono da Legambiente- Siamo in un'area molto fragile. Sostituire la neve naturale con quella artificiale, con un enorme spreco di risorse». Si parla di mille litri d'acqua e decine di kilowatt per produrre solo 2,5 metri cubi di neve attraverso un cannone artificiale, e per questo le contestazioni delle associazioni ambientaliste sono arrivate forti e chiare. Ma non è tutto, perché nel parco del fiume Sile sono in corso dei progetti di ripopolamento di alcune specie di volatili e il rumore emesso dal cannone, di circa 70 decibel, risulterebbe dannoso, vista la cinquantina di ore di attività necessarie per innevare un prato.

LA REPLICA
«In montagna l'utilizzo dei cannoni sparaneve dovrebbe essere regolamentato e sottoposto ad accurate valutazioni di impatto ambientale, ma in pianura, per utilizzi simili a quelli promossi da H-Farm, dovrebbe essere proibito» conclude Legambiente. La replica di H-Farm è giunta puntuale: «Non volevamo offendere nessuno e facciamo tesoro di tutte le osservazioni. È stato un tentativo che abbiamo voluto fare utilizzando solo acqua di recupero, energia prodotta dai nostri pannelli solari e nessun additivo o agente chimico. La neve non è riuscita ad attaccare, ma recepiamo le lamentele e ne terremo conto per il futuro».
 

Ultimo aggiornamento: 08:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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