Riecco Postalmarket: la sfida di H-Farm

Venerdì 16 Luglio 2021
Riecco Postalmarket: la sfida di H-Farm

RONCADE (TREVISO) - Postalmarket è pronto a tornare. L'antenato cartaceo made in Italy di Amazon, idea dell'imprenditrice milanese Anna Bonomi Bolchini che nel 1959 lanciò il primo catalogo dello shopping per corrispondenza, si prepara al gran rientro nelle case italiane a distanza di quasi 40 anni.

L'idea è dell'imprenditore friulano Stefano Bortolussi che ha rilevato il brand. Al suo fianco si schiera la trevigiana H-Farm, celebre piattaforma di innovazione nata come primo incubatore di startup al mondo, e ormai capace di investire con successo oltre 28 milioni di euro in più di 120 imprese innovative e digitali, che ha deciso di entrare in società con Bortolussi.


LO SGUARDO
Obiettivo dell'imprenditore, che per il primo numero in edicola in autunno ha puntato sul volto di Diletta Leotta, è quello di creare «il più grande portale del Made in Italy nel quale si potranno trovare brand affermati, ma anche emergenti: l'importante è che i prodotti siano eccellenze italiane». Il Postalmarket del nuovo millennio vuole arrivare «nelle case degli italiani con nuove modalità di distribuzione, tra edicola e abbonamento - aggiunge Bortolussi - sarà un catalogo con un piano editoriale strutturato e della dimensione di circa quattrocento pagine, dove i mondi del consumo saranno raccontati attraverso la bussola valoriale della rinascita. Per la nostra generazione è una sorta di ritorno al passato, un sogno da bambini che si materializza ancora e siamo orgogliosi che al nostro fianco, in questa entusiasmante avventura ci sia un partner d'eccezione come H-Farm».


IL PIANO
Anche l'azienda di Roncade è entusiasta di «far parte di questo progetto - fa eco il fondatore Riccardo Donadon - che proietta Postalmarket in un futuro multicanale dove il brand sarà in grado di rinascere, provando a trasferire gradualmente la sua credibilità verso un'utenza più giovane che ritrovi il gusto di comprare dei prodotti selezionati che possano rappresentare il meglio dell'offerta italiana». L'azienda mette a disposizione la sua competenza in campo digitale per far decollare il progetto. Così, al catalogo cartaceo ricco di foto e contenuti, con consigli sullo shopping e contributi giornalistici sui più rilevanti trend d'acquisto del momento, si affiancherà anche una sua versione digitale, sorta di portale del made in Italy. Aggiunge Donadon: «Ci stimola tantissimo il fatto che il catalogo cartaceo possa fare la sua parte nel supportare la progressiva transizione culturale  verso il digitale anche di quella fascia di utenti più restii ad utilizzare internet per fare un acquisto che magari quest'autunno, supportati dai figli e nipoti impareranno a comprare Italiano fidandosi di un brand a loro famigliare».


L'IDEA
Il Postalmarket digitale accoglierà così le imprese italiane di grandi e medie dimensioni per la vendita classica da e-commerce, fino ad arrivare ai piccoli commercianti e alle loro associazioni di categoria. L'idea è intercettare una fascia di acquirenti più giovane, facendo conoscere così l'affidabilità di Postalmarket e la capacità di scegliere il meglio dell'offerta italiana, moda, accessori, intimo, oggetti per la casa, cibo e bevande, hobbistica. D'altra parte, l'e-commerce, trascinato dall'accelerazione imposta dall'emergenza sanitaria, ha registrato un netto cambio delle abitudini digitali degli italiani. Secondo i dati dello Shopping Index di Salesforce, nel primo trimestre del 2021 si è notato un forte incremento nella corsa dello shopping online, cresciuto a livello globale del 58% (contro il 17% del primo trimestre 2020) con l'Italia che si piazza a un +78%, posizionandosi in questo modo al quarto posto tra i paesi con il maggior aumento percentuale dopo Canada, Olanda e Regno Unito. 
ChP.

Ultimo aggiornamento: 09:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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