Omicidio di Gorgo, svolta choc
la belva a un passo dalla libertà

Giovedì 19 Dicembre 2013 di Roberto Ortolan
Omicidio di Gorgo, svolta choc la belva a un passo dalla libertà
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TREVISO - Potrebbe essere scarcerato il 38enne Naim Stafa che gli inquirenti e varie sentenze ritengono l’ideatore del massacro dei coniugi Lucia Comin e Guido Pelliciardi.



A pochi giorni dalla condanna all’ergastolo, confermata per la terza volta dai giudici d’appello ma sulla quale pende un nuovo ricorso per Cassazione dell’avvocato difensore Sabrina Dei Rossi, si riapre la partita sulla scadenza della custodia cautelare di Stafa.



Il giudice dell’esecuzione, accogliendo le argomentazioni dell’avvocato Dei Rossi, ha ritenuto illegittima la decisione con la quale la Procura d’appello aveva notificato a Stafa un ordine di carcerazione di 9 anni e 4 mesi legato all’omicidio di Gorgo. Tornano così in gioco i giudici del Riesame che, a questo punto, non potranno più lavarsi le mani sulla richiesta di scarcerazione di Stafa per decorrenza della custodia cautelare, presentata dall’avvocato Dei Rossi. «Tra oggi e domani - ha chiarito il legale - chiederò ai giudici del Riesame di valutare la legittimità del prolungamento della custodia cautelare di Stafa fino a luglio 2014.



Se verranno accolte le mie argomentazioni Stafa potrà lasciare il carcere prima che i giudici della Cassazione prendano in esame il quarto ricorso contro la condanna all’ergastolo di Stafa. Sentenza che non ha risolto nessuna delle perplessità sul calcolo della pena, legata alle aggravanti, evidenziate più volte dai giudici della Cassazione». Si avvicina così l’ora delle verità definitiva per Stafa, passato alle cronache come una delle belve di Gorgo, che il 21 agosto 2007 straziarono i coniugi Pelliciardi, custodi di villa Durante a Gorgo al Monticano, che vennero pestati in modo sanguinario fino a farli morire tra indicibili sofferenze. Per oltre un’ora - in un escalation di ferocia, violenza e sevizie - Arthur Lleshi, morto suicida in carcere dopo aver confessato il massacro, si accanì con lucida e spietata follia sui coniugi Pelliciardi.



Una barbarie per costringerli a fornire la combinazione di una cassaforte che i due custodi però non conoscevano. A dare gli ordini a Lleshi, secondo gli inquirenti, c’era l’albanese Naim Stafa che però non partecipò materialmente al massacro. Un ruolo più defilato lo ebbe anche il rumeno Alin George Bogdaneanu per il quale è diventata definitiva la condanna a 18 anni di reclusione.
Ultimo aggiornamento: 20 Dicembre, 13:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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