omicidio cecchettin

Filippo Turetta, finito il colloquio con il suo avvocato: «Lui sta bene. Non chiederò affievolimenti della misura cautelare». Le tre opzioni per l'interrogatorio

Lunedì 27 Novembre 2023

Filippo Turetta sentito anche dal Pm

Dopo l'interrogatorio con il gip, Turetta sarà anche sentito dal pubblico ministero.

L'auto e i reperti trovati saranno invece analizzati dai Ris

Domani l'interrogatorio: le tre "opzioni" di Turetta

Il 21enne studente universitario domani ha tre strade: tacere davanti al gip di Venezia Benedetta Vitolo, rispondere alle domande del giudice o rilasciare dichiarazioni spontanee.

L'avvocato di Turetta: "Nessuna richiesta di affievolimenti della misura"

Le parole sul Riesame l'avvocato di Filippo Turetta, Caruso ha spiegato «per rettificare o precisare - ha detto - alcune notizie che ho letto oggi». «Anticipo che non verrà presentata alcuna richiesta al Riesame verso l'ordinanza di custodia in carcere, nè verranno chiesti affievolimenti della misura in corso di esecuzione».

L'avvocato di Turetta non chiederà il riesame per la scarcerazione

La difesa di Filippo Turetta, accusato dell'omicidio di Giulia Cecchettin, non presenterà istanza al Riesame per chiedere la scarcerazione o una misura meno afflittiva per il giovane.

L'avvocato: "Filippo sta bene"

Il legale di Filippo Turetta, l'avvocato Giovanni Caruso, uscendo dal carcere di Verona ha spiegato di non voler anticipare nulla in merito all'interrogatorio di domani «per rispetto dell'autorità giudiziaria» e quindi di non voler dire se il suo assistito parlerà o si avvarrà della facoltà di non rispondere. «Sta bene» ha risposto in breve ai cronisti.

Domani alle 10 l'interrogatorio di Turetta

Domani alle 10 l'interrogatorio davanti al Gip

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Finito il colloquio tra Turetta e il suo avvocato

E' terminato poco fa nel carcere di Montorio il colloquio tra Filippo Turetta ed il suo avvocato dIfensore, Giovanni Caruso. L'incontro tra i due è durato circa un'ora e mezza. Il legale non è ancora uscito dall'istituto penitenziario.

L'avvocato Giovanni Caruso a colloquio con Filippo Turetta

L'avvocato Giovanni Caruso, legale di Filippo Turetta, accusato dell'omicidio di Giulia Cecchettin è da poco entrato nel carcere di Verona, per un colloquio con il suo assistito in vista dell'interrogatorio con il Gip domani 28 novembre. Il difensore ha varcato i cancelli dell'istituto, attorno alle 16, a bordo della sua auto, e si è limitato a dire che è possibile che rilasci dichiarazioni all'uscita. 

Il pm chiede il rientro dell'auto di Turetta

Il pm di Venezia Andrea Petroni ha richiesto al suo omologo tedesco di poter procedere al trasporto dell'auto di Filippo Turetta, arrestato in Germania per l'omicidio dell'ex fidanzata Giulia Cecchettin, direttamente al Ris di Parma. Si attende dunque il nullaosta che possa garantire che la Fiat Punto e gli oggetti trovato all'interno - tra cui un guanto e un coltello - possano essere trasportati senza contaminazione ed essere analizzati dai carabinieri nei laboratori di Parma

Filippo potrebbe aver legato le mani di Giulia con nastro adesivo

«Non è chiaro» se Filippo Turetta, accusato dell'omicidio dell'ex fidanzata Giulia Cecchettin, le abbia legato le mani con il nastro adesivo utilizzato dallo studente per tappare la bocca e impedire alla 22enne di urlare e chiedere aiuto. «Non ne abbiamo certezza, è una delle cose che dovrà chiarire» spiega una fonte investigativa all'Adnkronos.

L'auto di Turetta verrà analizzata dai Ris nei prossimi giorni

La Fiat Grande Punto nera di Filippo Turetta, accusato di aver ucciso Giulia Cecchettin, assieme agli oggetti sequestrati al suo interno, come il telefono del giovane, sarà riportata in Italia nei prossimi giorni, al massimo entro la prossima settimana, e sarà affidata per le analisi ai carabinieri del Ris di Parma.

Nelle indagini della Procura di Venezia, condotte dai carabinieri, si sta attendendo che la magistratura tedesca dia l'ok all'ordine di investigazione europeo sul sequestro di macchina e oggetti e a quel punto gli investigatori italiani andranno a recuperare l'auto e le cose sequestrate. 

Dopo il gip Turetta verrà sentito anche dal Pm di Venezia

Filippo Turetta dopo l'interrogatorio di garanzia domani davanti al gip, dovrebbe essere sentito anche dal pm di Venezia Andrea Petroni, che coordina le indagini dei carabinieri, nei prossimi giorni, probabilmente entro la fine di questa settimana. Settimana in cui si svolgerà, l'1 dicembre, anche l'autopsia sul corpo della 22enne uccisa, Giulia Cecchettin

L'avvocato potrà chiedere i domiciliari e una perizia psichiatrica

Turetta è difeso dall'avvocato Giovanni Caruso, che potrà chiedere i domiciliari o una perizia psichiatrica con la formula dell'incidente probatorio.

 

 

Il nastro comprato online, i 300 euro e i percorsi di fuga studiati online

Filippo Turetta dovrà difendersi non solo dagli elementi contenuti nell'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip di Venezia Benedetta Vitolo, ma domani - nell'interrogatorio di garanzia nel carcere di Verona - il pm Andrea Petroni potrà contestargli anche i nuovi elementi raccolti dopo l'arresto in Germania, al termine di una fuga di una settimana e oltre mille chilometri per scappare all'accusa di aver sequestrato e ucciso l'ex fidanzata Giulia Cecchettin.

È quanto emerge da fonti vicine alla procura che parlano di un capo di imputazione invariato, ma «fluido». La premeditazione non è contestata».

Ma questa aggravante, che potrebbe far lievitare la condanna fino all'ergastolo, viene evocata in base a una serie di elementi che sono emersi dopo, tra cui il coltello e un guanto trovati nella Gran Punto nera che deve ancora essere riportata in Italia.

Turetta dovrà spiegare perché aveva 300 euro con sé, perché aveva comprato online il nastro adesivo utilizzato per impedire a Giulia di urlare, perché avrebbe studiato possibili percorsi di fuga e perché si fosse procurato dei sacchi neri trovati accanto al corpo abbandonato tra le rocce vicino al lago di Barcis. Elementi nuovi che potrebbero essergli contestati domani aggravando, di fatto, la sua posizione, insieme alla possibilità di dover rispondere di occultamento di cadavere.

 

Filippo Turetta ha incontrato oggi il suo avvocato, Giovanni Caruso, in preparazione dell'interrogatorio di garanzia che dovrà affrontare alle 10 di domani, martedì 28 novembre, con il gip di Venezia Benedetta Vitolo. Oggi il giovane deve ripercorrere con il legale i momenti di quella sera dell'11 novembre, quando dopo aver passato la serata con l'ex fidanzata, Giulia Cecchettin, l'ha aggredita e uccisa.

Dopo il femminicidio c'è stata la fuga e la cattura in Germania, tutte tappe che Turetta dovrà chiarire al suo legale per consentirgli di organizzare la linea della difesa.

Il faccia a faccia col difensore è importante per Turetta per la strategia difensiva in vista dell'interrogatorio . Il giovane dovrà infatti scegliere se rimanere in silenzio, fare solo dichiarazioni spontanee o confessare, anche collaborando alle indagini e rispondendo alle domande. 

Con il gip Benedetta Vitolo, e il difensore del ragazzo Caruso, martedì dovrebbe essere presente all'interrogatorio anche il pm Andrea Petroni, titolare del fascicolo. L'eventuale contestazione di aggravanti, come la premeditazione, potrebbe avvenire tuttavia in un secondo tempo, quando la Procura potrà disporre di elementi (come gli accertamenti sulla Fiat Punto di Filippo, l'esito dell'autopsia) al momento non in mano dei magistrati.

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Ultimo aggiornamento: 28 Novembre, 11:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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