Rubato un defibrillatore a Mogliano Veneto, il ladro messo alla gogna social: «Gesto ignobile». Telecamere al setaccio

Martedì 1 Agosto 2023 di Erinda Qyteza
Rubato un defibrillatore a Mogliano Veneto, il ladro messo alla gogna social: «Gesto ignobile». Telecamere al setaccio

MOGLIANO VENETO (TREVISO) - È stato rubato il defibrillatore che si trovava nel sottopasso di via Roma a Mogliano. Sono molti i cittadini che passeggiando durante il weekend hanno notato la sua mancanza e qualcuno ha deciso di allertare le forze dell’ordine. Un fatto che ha provocato lo sdegno di tutta la comunità moglianese online che condanna il gesto, da molti giudicato come «ignobile e vile», e non una ragazzata ma un comportamento scorretto che sottrae alla popolazione «uno strumento medico così importante».


L’AMMINISTRAZIONE
«Ci siamo immediatamente attivati - commenta l’assessore allo sport Enrico Maria Pavan - Grazie anche all’utilizzo delle telecamere di sorveglianza, le forze dell’ordine sono già al lavoro per individuare e punire gli autori di questo reato. Come amministrazione comunale abbiamo dato la massima disponibilità in tal senso». Uno sfregio quindi contro tutti i cittadini di Mogliano, se si pensa che un defibrillatore può contribuire a salvare quasi il 70% di chi si trovi ad avere un arresto cardiaco. Il defibrillatore in questione era stato inaugurato recentemente in occasione del progetto “Mogliano nel Cuore” finalizzato alla cardio-protezione dell’intera Città. Infatti, tra le prime cause di morte in Italia, ci sono gli attacchi cardiocircolatori e nella maggior parte dei casi, l’arresto cardiaco colpisce in ambiente extra-ospedaliero.

L’unico trattamento efficace è la tempestività nell’utilizzo immediato del defibrillatore che, se impiegato entro pochi minuti, aumenta la possibilità di sopravvivenza dal 3% al 70%.


IL PROGETTO
Nel complesso in città sono stati installati 28 defibrillatori, proprio perché l’amministrazione comunale, in un periodo post-pandemico, ha voluto porre attenzione maggiore alla salute dei cittadini attraverso la prevenzione. Se da un lato il furto pur nella sua gravità potrebbe essere riconducibili a una bravata, in quanto l’oggetto messo così in vista può essere visto come facile da sottrarre, c’è anche l’ipotesi che si tratti di un caso di ricettazione, finalizzato quindi alla rivendita. «Rubare un defibrillatore, anche per una bravata, può apparire come il furto di un qualsiasi altro apparecchio elettronico, come un telefonino o una radio - aggiunge Pavan - ma in realtà viene sottratto un strumento salvavita che può fare la differenza tra la vita e la morte». Secondo alcuni recenti studi, in Italia ogni anno una persona su mille muore per arresto cardiaco, con questi che sono circa 8 ogni ora, quindi non è così remota la possibilità che quel defibrillatore possa salvare qualcuno: proprio per questo motivo «i defibrillatori pubblici sono da considerare come prima cosa uno strumento salvavita a disposizione della comunità locale».

Ultimo aggiornamento: 09:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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